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Accoglienza profughi dall’Ucraina, attivo il centro alla Mercafir di Firenze

Sarà attivo dalle 8 alle 20. A giorni aprirà anche quello al Pala Modì di Livorno. Sopralluogo del presidente Giani, del sindaco Nardella e del prefetto Valenti

punto accoglienza profughi ucraina firenze - © Paolo Lo Debole

Attivo dal 12 marzo, dalle 8 alle 20, il centro per la prima accoglienza dei cittadini ucraini alla Mercafir di Firenze, in piazza Artom, all’uscita dell’autostrada. Il luogo sarà anche un punto di riferimento per fornire informazioni a chi li ospiterà ospitarli. E’ il primo dei due grandi punti di accoglienza, individuati dalla Regione con questa finalità. Il prossimo sarà al Palà Modì di Livorno, che sarà avviato nei prossimi giorni.

“E’ uno  snodo significativo per capacità organizzativa, soprattutto se pensiamo che i primi 2.500 profughi arrivati in Toscana passeranno, come è prevedibile, a numeri ben più consistenti”, ha spiegato il presidente Eugenio Giani, commissario per il coordinamento a livello territoriale degli interventi e delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina, durante il sopralluogo insieme al sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella e al prefetto Valerio Valenti.

Da sinistra, il sindaco Dario Nardella, il presidente Eugenio Giani e il prefetto di Firenze Valerio Valenti – © Paolo Lo Debole

“Come Regione Toscana – prosegue Giani – abbiamo già in funzione gli alberghi di prima accoglienza per far fronte, 24 ore su 24, a ogni tipo di esigenza. Ribadisco l’importanza di chiamare entro 48 ore il numero verde sanità 800 556060 per lo screening sanitario e il rilascio di certificazione idonea a ottenere l’assistenza sanitaria e per ogni informazione utile a riguardo”.

“Il sistema istituzionale disegnato dal Governo in Toscana funziona e l’apertura della sede di Mercafir insieme alla definizione delle procedure operative omogenee su tutto il territorio regionale condivise da Prefetture, Commissario delegato, Anci e Comuni ne rappresenta la dimostrazione concreta – ha sottolineato il prefetto  Valenti – Vogliamo tutti insieme dare la migliore prova possibile di efficienza e accoglienza, per offrire ai profughi almeno una parte di ciò che gli è stato con la violenza sottratto nella loro patria”. 

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