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Addio a Egisto Pandolfini, gloria viola di Lastra a Signa

L’ex calciatore e dirigente si è spento all’età di 92 anni. Il nostro ricordo: VIDEO 

Egisto Pandolfini

Era l’immagine di un calcio bello, di un’altra epoca, di uno sport vissuto diversamente. Egisto Pandolfini, gloria viola di Lastra a Signa, ci ha lasciato ieri, all’età di 92 anni. Un uomo che non si può ricordare solo citando i numeri importanti di una carriera fatta di 150 presenze e 40 goal con la maglia della Fiorentina negli anni Quaranta e Ciquanta (passando poi a vestire i colori di Empoli, Spal, Roma, Inter e quelli azzurri della nazionale) perchè Pandolfini ha rappresentato la figura non solo di un calciatore di successo ma sopratutto di un grande uomo di sport che ha saputo incarnare perfettamente i valori di un personaggio amato dentro e fuori dal campo. Sono i valori di uno sport fatto di amicizia, professionalità, gruppo, squadra ma anche di vicinanza ai giovani. 

Pandolfini non si tirava mai indietro quando c’era da parlare, ascoltare, dare un consiglio. Io ero una giovane giornalista alle prime armi quando l’ho conosciuto e lui – come un altro numero uno dello sport toscano, Alfredo Martini ex ct del ciclismo azzurro – era sempre disponibile a farti entrare nel suo mondo, a raccontarti lo sport dei suoi anni ma anche ad analizzare con grande lucidità le situazioni dell’oggi. 

Lo ha fatto anche qualche mese fa, in occasione di una cerimonia nel comune che gli ha dato i natali, nel corso di un’iniziativa dedicata ad un altro calciatore lastrigiano, il suo compagno  Fulvio Nesti. Nonostante gli oltre novant’anni che pesavano sulle spalle Pandolfini è intervenuto a quell’incontro per omaggiare l’amico scomparso e per ricordarne la figura. 

In quell’occasione Pandolfini è stato brillante come sempre, ricordandoci ancora una volta la magia dello sport, l’amore per il calcio che lo ha accompagnato – in carriera – anche quando ha svestito i panni del calciatore per vestire quelli da dirigente, anni nei quali ha scoperto numerosissimi talenti. Una vita segnata dunque dai colori viola: la Fiorentina ha chiesto per la gara di stasera contro la Roma di giocare con il lutto al braccio, per omaggiare uno degli uomini simbolo della squadra gigliata.

Un uomo che mancherà all’intero mondo sportivo. Chissà, magari  oggi starà inventando in cielo qualche altra meravigliosa prodezza con l’amico di sempre Fulvio Nesti, riscoprendo la sana bellezza di un calcio che non c’è più.

 

 

 

 

 

 

 

 

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