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Al via i test di ammissione ‘post Covid’ a Pisa, Siena e Firenze

Ingressi scaglionati, mascherina, banchi distanziati e autocertificazione, al via le selezioni secondo le norme anti-Covid

Giovani

Il primo settembre, con la prova d’accesso alle facoltà di Veterinaria, è iniziata ufficialmente la stagione dei test d’ingresso universitari a livello nazionale e locale. Un appuntamento fisso del mese di settembre che, così come sta avvenendo per il back to school, è stato stravolto dall’emergenza sanitaria. Non solo dal punto di vista organizzativo, con il quiz che verrà svolto nella sede più vicina a casa, a prescindere da quella indicata nella domanda.  I test a numero chiuso nazionale avranno il proprio clou con la prova d’ingresso a Medicina il 3 settembre.

Quasi 9 studenti su 10 cercheranno d’iscriversi nei dintorni del proprio luogo di residenza: il 70% nella stessa regione, il 17% in una regione confinante o non troppo lontana. Una scelta, questa, che in un quarto dei casi è stata determinata proprio dai problemi generati dal virus: il 12% avrebbe voluto entrare da un’altra parte (in un ateneo più distante) ma le condizioni economiche della famiglia al momento glielo impediscono, il 13% ha paura di rimanere bloccato da un eventuale nuovo lockdown. Che la scelta della sede sia stata in qualche modo condizionata dagli eventi lo conferma anche un altro dato. La metà degli studenti che resteranno forzatamente nei paraggi di casa, se l’anno prossimo il quadro sanitario dovesse migliorare definitivamente, non escludono di chiedere il trasferimento nell’università dei propri sogni: il 25% lo ritiene molto probabile, una quota simile valuterà a seconda di come si troverà nell’ateneo su cui ha dovuto ripiegare.

Le norme di contenimento del virus, unite alle difficoltà negli spostamenti, hanno però inciso pesantemente pure su tutte le altre future matricole che non dovranno cimentarsi con prove d’accesso nazionali ma che comunque dovranno passare per una selezione a livello locale. In questo particolare 2020 anche i test d’ingresso organizzati dalle singole facoltà, infatti, cambiano volto. Quasi estinte le prove tradizionali in presenza (solo il 17% degli studenti sarà ‘scelto’ così), sostituite nella stragrande maggioranza dei casi (73%) da un test in modalità online, forse scelto dagli atenei per abituarli all’idea che anche i futuri esami si possano svolgere così.

Mentre 1 università su 10 ha preferito filtrare le domande sulla base del curriculum o di un colloquio individuale. Si conferma, anche nel caso dei corsi a numero chiuso locale, il peso dell’emergenza sugli spostamenti dei ragazzi. In media, infatti, è sempre 1 studente su 4 – tra quelli che rimarranno vicino casa (in totale sono più di 8 su 10, con la consueta flessione al Sud) – ad essere stato condizionato dalle difficoltà economiche o dalla paura dei blocchi. Così come nelle regioni meridionali circa 1 su 3 senza questi ostacoli avrebbe sicuramente preso strade diverse. Ecco perché, di nuovo, oltre la metà tra dodici mesi valuterà se riprendere in mano i piani originari e chiedere il trasferimento altrove.

Pisa, oltre 500 in tensostruttura ad hoc

Ha preso regolarmente il via ieri a mezzogiorno la prova di ammissione per veterinaria dell’Università di Pisa, in una tensostruttura appositamente allestita per garantire il rispetto delle prescrizioni anti-Covid. I posti disponibili sono 70 e 562 i partecipanti al test di ammissione. Le procedure di accesso, fa sapere l’ateneo, “si sono concluse attorno alle 11.15 e il concorso è partito regolarmente alle 12: sono 100 i minuti a disposizione dei candidati per eseguire la prova, più il tempo aggiuntivo per i disabili e dsa”. Sempre a Pontedera il 3 settembre si svolgerà il test per medicina e chirurgia più odontoiatria – 1227 partecipanti complessivamente per 274 posti per medicina e 17 per odontoiatria) -, l’8 settembre la prova per accedere a professioni sanitarie – 1992 iscritti per 634 posti disponibili – e il 16 settembre con scienze della formazione primaria (414 iscritti per 90 posti).

Sono 1544 i candidati iscritti prova medicina a Fortezza a Firenze

Orari di entrata scaglionati, tre diversi ingressi, mascherina, autocertificazione sullo stato di salute e prova nella sede di residenza: sono queste le misure anti Covid previste per i 1544 candidati iscritti alla prova di ammissione a Medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria in programma giovedì 3 settembre alla Fortezza da Basso di Firenze. Lo fa sapere una nota dell’ateneo fiorentino.  I posti disponibili per medicina sono 365 più 20 per studenti extracomunitari e per odontoiatria sono 33 più 2 per i non comunitari. Non cambia, dunque, la tradizionale sede della prova, ma l’organizzazione del test è stata modificata in ottica anti Covid. La principale novità è che ciascun candidato, indipendentemente dalla sede universitaria indicata come prima preferenza di assegnazione, sostiene la prova presso l’ateneo della provincia di residenza o nella provincia limitrofa. A Firenze svolgono, perciò, il test coloro che risiedono a Firenze, Prato e Pistoia anche se hanno indicato come preferenza un altro ateneo italiano. La novità ha l’obiettivo di limitare gli spostamenti all’interno del territorio nazionale e regionale. Gli iscritti sono stati suddivisi in quattro scaglioni orari con ingresso alle ore 8.30; 9; 9.30; 10. Accederanno alla Fortezza da tre ingressi (Porta Santa Maria Novella, Porta alle Carra e Porta Mugnone) da cui partono i percorsi verso gli ambienti del padiglione Spadolini dove si svolgerà la prova. Il test inizierà per tutti alle ore 12 e durerà 100 minuti. Tutte le misure di prevenzione, adottate dall’Università di Firenze, in collaborazione con la Protezione civile e la Città Metropolitana di Firenze, sono state raccolte in un vademecum inviato ai candidati.

A Siena test medicina in complesso ex manicomio

Si svolgerà nel complesso San Niccolò, ovvero l’ex manicomio, e in quello Mattioli, entrambi di proprietà dell’Ateneo, la prova di ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia a Siena, in programma il 3 settembre alle ore 12. Lo spostamento dalla sede consueta, accanto all’ospedale senese, è stata dettata dalle disposizioni ministeriali e regionali in materia di coronavirus al fine di garantire il distanziamento fisico dei candidati, in tutto 727 quelli ammessi per i 246 posti disponibili. Gli aspiranti studenti di medicina dovranno presentarsi quattro ore prima per le operazioni preliminari presso la sede e l’aula indicate a ciascuno di loro. Ci saranno poi banchi distanziati e mascherine obbligatorie per candidati, personale di sorveglianza e membri della commissione.

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