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© Antonio Possenti. Consiglio regionale della Toscana

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Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso. All’Expo Ciampi la mostra di Antonio Possenti

Tra le epifanie simultanee delle eterne ottave del Poema, agìte e combattute, tra macchine fantastiche, cavalcate, come ali di sogno, va in scena il manifesto dell’irrequietezza umana firmato da Antonio Possenti. Fino al 31 luglio in mostra al Centro Expo Ciampi di via de’ Pucci a Firenze

L’Altrove come un comandamento. Nessuno si è mai chiesto chi, cosa, dove e quando della meravigliosa macchina ariostesca del fantastico, dell’ambigua perfezione formale e dei vortici inquieti dell’Orlando Furioso. Perché non ha senso porsi queste domande di fronte all’immenso. Si gioisce della grandezza e ci si riempie dello stupore della narrazione oltre i non luoghi e i non tempi che potrebbero essere ieri, potrebbero essere oggi. Così fa Antonio Possenti nella sua personalissima rilettura del poema ariostesco e ci regala una “gran tela” travolgente, perché artificiosa oltre ogni misura, sognante. La mostra “Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso” all’Expo Ciampi di via de’Pucci a Firenze è un’immersione nel meraviglioso leggendario, che squarcia il presente reale e porta alla luce il senso di una disperata angoscia, dove l’illusione si fonde con la furia e l’erotismo delle figure umane e mitologiche.

Siamo tutti Orlando e Alcina. Per Possenti l’Altrove e l’alterità sono le misure dell’umano. Sfranta immaginazione e smarrimento, sarcasmo e ironia fino alla vertigine. Nell’arte di Possenti che rilegge Ariosto non c’è più lo spirito romanzesco, cavalleresco e amoroso, né cortesie, né audaci imprese. C’è invece il vivo dramma dell’autonomia dell’arte, la sua aspirazione a riferirsi solo a se stessa, però nell’ironia della finzione.

Esuberanza, furore e malinconia. Le nostre miserie umane in bella vista in cui è mostro ognuno ed è mostro nessuno. Dal foglio alla tela: sirene, arpie, balene e cavalieri. In una danza simultanea, come un caotico carosello cupo e satiresco. Perché come scriveva Ariosto: “Caschiamo tutti insieme in uno errore” (VI 37.5). Fantasmi dai colori fluo insieme fanciulleschi e sinistri che accendono le strane e allucinogene forme di un inconscio immaginario. Lo specchio del sé furioso del Possenti che eterna nei suoi tratti l’uragano visionario e il flusso indomabile, che torna a riva dagli abissi del profondo, indefinibili geograficamente, luoghi dell’anima occulti e inquieti.

 

Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il Consigliere Mario Puppa all’inaugurazione della mostra “Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso”. Expo Ciampi, Firenze. – © Consiglio regionale della Toscana

Ma se c’è un dove richiamato a gran voce da Possenti in questo viaggio tra le traiettorie dolenti e disincantate dell’Ariosto è la Garfagnana, e in particolare Castelnuovo. Come ci dice il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo della mostra ospitata non a caso nell’Expo Ciampi: “Questa mostra permette di unire l’enorme valore di un artista come Possenti con un capolavoro della letteratura quale l’Orlando Furioso. E lo fa, oltre tutto legando il territorio dove oltre 500 anni fa Ariosto è stato governatore con la contemporaneità dell’arte “magica” e “figurativa” di questo straordinario pittore. E’ un’inedita galleria di personaggi, tratta dalla sua personalissima lettura del “Furioso”, che include alcune tavole dedicate in particolare proprio al rapporto fra Ariosto e la Garfagnana. Non una illustrazione descrittiva delle scene ariostesche, ma lo scorrere dell’invenzione letteraria attraverso facce, occhi, bocche, singole figure e richiami al territorio fissati tavola dopo tavola. Un modo attraverso il quale Possenti riesce a raccontare e a raccontarci anche come il territorio di Castelnuovo sia entrato splendidamente nella geografia mitologica dell’opera”.

Una mostra che è un sigillo tra l’altrove del passato e l’altrove inquieto dei nostri giorni, dove perdersi e ritrovarsi, a costo di sprofondare.

Prenotazione obbligatoria scrivendo all’indirizzo: prenotazione-mostra@consiglio.regione.toscana.it

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