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“Artigianato e Palazzo”: Giardino Corsini si trasforma in un grande laboratorio all’aperto

Dal 16 al 19 a Firenze torna la kermesse con i migliori artigiani da tutta Italia, ospite speciale per la “mostra principe” la Cartiera Enrico Magnani di Pescia attiva dal 1481

Si apre a Firenze dal 16 al 19 settembre la XXVII edizione di “Artigianato e Palazzo”. La kermesse che come ogni anno si svolge nel Giardino Corsini si rinnova con tanti appuntamenti da seguire e laboratori gratuiti all’aperto per imparare.

Tra le molte novità: una nuova ampia selezione di circa 80 eccellenze artigiane da vedere e da ascoltare in un lungo un percorso espositivo che si snoda tra il Giardino, le limonaie e il Palazzo e che, per la prima volta, comprende anche gli spazi privati al piano terra – affascinanti e curiosi – fino ad oggi non accessibili al pubblico.

Il Giardino anche quest’anno diventerà una “grande bottega artigiana all’aperto” animata da giardinieri, imbianchini, restauratori – che eseguono i loro interventi di manutenzioni sotto gli occhi del pubblico – e dai tanti laboratori e workshop gratuiti riuniti nel nuovo “Spazio Decorazione” dove maestri decoratori fiorentini si alternano sulle diverse tecniche di decorazione murale in un viaggio creativo alla scoperta dell’affresco, della foglia oro e delle carte da parati.

Destinati invece ai più piccoli gli spazi della “Fondazione Ferragamo” sui temi della stampa su seta e intrecci, mentre nel Garage del Palazzo si possono ammirare le auto d’epoca del Principe Corsini che, esempi dell’eccellenza Made in Italy, le mani esperte dei meccanici rendono ancora funzionanti.

In giro per il Giardino, si potranno incontrare anche gli studenti della “Florence Academy of Art”, impegnati a trasferire le loro ispirazioni su carta Magnani e le cui opere ogni sera saranno esposte e messe in vendita, a sostegno della raccolta fondi.

Il giardino Corsini

Gli artigiani dell’edizione 2021

Molti gli artigiani che mostreranno le loro meraviglie. Nella sezione oreficeria, gioielli unici dove la tradizione si unisce all’innovazione come quelli di Anna Maria Ermini, in pietre preziose, perle, oro e argento o di Liana Scarano che nelle sue creazioni imperfette racconta la leggerezza del metallo.

Tra gli Interior Designer: Sonia Pedrazzini riporta alla tridimensionalità gli oggetti che Giorgio Morandi rappresentava nelle sue nature morte con il progetto “Le Moradine” esposte nella curiosissima “Stanza dei Finimenti” di Palazzo Corsini.

Trasformano luoghi anonimi in ambienti eleganti e di carattere Federica Corrocher con pitture murali, vetrate, tele, pannelli e mobili dipinti; i trompe l’oeil stupefacenti di Paola Farina; i progetti di Intros; i mosaici con l’alluminio colorato delle lattine di Luca Theodoli; i cancelli e le opere in ferro forgiato di Daniele Drovandi.

Diventano complementi d’arredo gli speaker per ascoltare musica in argento e terracotta 100% made in Florence ideati da Bianca Guscelli di Brandimarte – vincitrice di BLOGS & CRAFTS 2018 – e Matteo Calamai di Dedalica Art in Tecnology, il connubio tra alto artigianato e innovazione di due giovani figli d’arte con lo sguardo rivolto sempre al domani.

E ancora i vasi fatti a mano in polpa di cellulosa di Paola Lucchesi; le creazioni di Petri in fossili, pietre dure, cristalli, coralli, legni pregiati e corni d’animale abbinati a metalli preziosi; le composizioni Floruit con fiori e materiali vari; le collezioni in pelle per interni e piccoli oggetti della Bottega Conticelli; le lampade, i fermalibri, portachiavi personalizzati con il proprio volto del progetto “Il tuo viso” di Amedeo Raffaelli; le opere tessili in taftatura, uncinetto, punch needle e ricamo di Taftique; le foto di Federico Minelli, le lampade di Beatrix Bulla, vincitrice lo scorso anno della prima edizione del “Premio Giorgiana Corsini”.

Restaurano portando a nuova vita: i mobili Leonardo Pippi; manufatti tessili antichi, il laboratorio Beyer e Perrone Da Zara; quello cartaceo l’Atelier degli Artigianelli che offre la possibilità di conoscere i mestieri d’arte legati al mondo della carta.

Per quanti sono in cerca di accessori, avranno l’imbarazzo della scelta tra: gli stravaganti cappelli di Roxana Batog dove la modisteria londinese si incontra con quella fiorentina; le borse fatte a mano, personalizzabili, colorate di Olivia Mills; la preziosa pelletteria della bottega artigiana Fratelli Peroni.

Saranno inoltre esposti nella Limonaia “Grandi Maestri” i costumi di Elena Bianchini del Laboratorio d’Arte del Teatro della Pergola e i gioielli di Riccardo Penko creati per La donna volubile di Carlo Goldoni, diretto da Marco Giorgetti e prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana e l’Oltrarno, la Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino.

La mostra principe: “Enrico Magnani Pescia. L’arte della carta a mano dal 1481”

La Mostra Principe di questa XXVII edizione è dedicata a “Enrico Magnani Pescia. L’arte della carta a mano dal 1481″ che, nel tempo e ancora oggi, lega la sua produzione ad artisti, scrittori e nomi di eccellenza internazionali.

Allestita nel Salone da Ballo di Palazzo Corsini, la mostra espone eccezionalmente una selezione di forme da carta filigranate storiche, custodite al Museo della Carta di Pescia, e alcuni importanti documenti d’archivio tra i quali – a ricordare i duecento anni dalla sua morte – il telaio della carta che Magnani realizzò nel 1812 con i ritratti di Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d’Austria, per le celebrazioni delle nozze dell’Imperatore.

In una speciale sezione viene ricreata “la vita della Cartiera” dove è possibile approfondire le diverse fasi del processo produttivo attraverso il lavoro dal vivo del mastro cartaio, mentre realizza a mano la carta; del mastro filigranista che illustra il processo di produzione di una filigrana; oltre a scoprire la tecnica della cucitura della filigrana sulla forma da carta, attraverso il movimento di una speciale cucitrice.

Infine, in Mostra, un calligrafo darà dimostrazioni di scrittura a mano e l’Accademia Italiana del Galateo presenterà il “Galateo della Corrispondenza ad hoc”, realizzato in collaborazione con Magnani.

 

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