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Extended edition per il festival “Avamposti” con tre mesi di spettacoli a Firenze, Scandicci e Sesto

Dal 9 settembre fino al 5 dicembre torna la rassegna organizzata dal Teatro delle Donne con spettacoli inediti che mettono al centro l’attualità del mondo femminile e i temi della discriminazione e della violenza sulle donne

Elena Arvigo

Torna in Toscana il festival teatrale Avamposti in programma dal 9 settembre fino al 5 dicembre a Firenze, Scandicci e Sesto Fiorentino. Questa edizione organizzata come ogni anno dal Teatro delle Donne, mette al centro l’attualità del mondo femminile e i temi della discriminazione e della violenza sulle donne.

Il festival che si è conquistato un ruolo fra i teatri nazionali, come centro per la drammaturgia contemporanea, vuole essere una roccaforte, una presidio culturale, un avamposto appunto per il teatro d’innovazione, le autrici e gli autori contemporanei.

Inagurano il Festival tre opere prime, tre testi originali con tre straordinarie prove d’attrice: Valentina Bacci, Elena Arvigo e Raffaella Azim.

Raffaella Azim in Creatura di sabbia

Il programma

Il festival apre nel Cortile di Villa Vogel a Firenze, giovedì 9 e venerdì 10 settembre portando sul palco ‘Amarti, che fatica!’, spettacolo con la regia di Andrea Muzzi e la partecipazione di Valentina Banci, che racconta della relazione di una donna con un narcisista patologico, la tipologia di uomo più vicina a quella dell’autore di violenza contro le donne.

Sabato 11 settembre va in scena “Una storia al contrario” il reading di Elena Arvigo del testo di Francesca De Sanctis che parla della storia del quotidiano L’Unità.

Domenica 12 settembre si parla poi di identità di genere con l’interpretazione di Raffaella Azim in ‘Creatura di sabbia’ dai romanzi Creatura di sabbia e Notte fatale di Tahar Ben Jelloun.

Dal 16 settembre gli spettacoli si sposteranno al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, nuova sede di residenza del Teatro delle Donne dal marzo 2021.

Il festival proseguirà poi la sua ‘extended edition‘ nei mesi di ottobre, novembre, dicembre proponendo, tra gli altri, la prima assoluta di ‘Sul principio del precipizio’ di Irene Petra Zani, dedicato ai rapporti generazionali l’1, 2 e 3 ottobre al Teatro della Limonaia.

Per la giornata internazionale contro la violenza sulla donne, il 25, 26, 27 e 28 novembre, al Teatro Studio di Scandicci andrà in scena ‘La donna fatta a pezzi’, il testo di Filippo Renda tratto dal racconto delle Mille e una notte riscritto e attualizzato da Assia Djebar nella raccolta Nel cuore della notte algerina.

Il festival si chiuderà al Teatro Studio di Sesto Fiorentino con ‘Dalle stelle‘ di Silvia Calamai uno spettacolo che racconta lo smarrimento dei personaggi nello spettacolo davanti a questi mesi di pandemia. Annibale Pavone e Antonio Fazzini dal 2 al 5 dicembre saranno al centro di uno spettacolo beckettiano.

Valentina Banci
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