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Calcio, a Viareggio torna la Coppa Carnevale. Dal Bar Lencioni al gol di Totti

Dopo una sospensione lunga due anni, finalmente si torna a giocare la Viareggio Cup. Tra storia e memoria, da Totti a Batistuta, ecco i nomi (e le narrazioni) dei campioni di ieri che hanno reso epico il torneo di calcio giovanile più longevo al mondo

Se dici Viareggio pensi subito al mare e al carnevale. Eppure in cuor tuo sai che manca qualcosa, e quel qualcosa è il calcio. Non perché la squadra della città porti in giro per il mondo il suo palmarès, come fosse una bandiera. Tutt’altro. Purtroppo su quel che resta dell’Esperia Viareggio e dello stadio dei Pini – da tempo inagibile – potremmo scrivere ben altri paragrafi. Ma se Viareggio è associata al calcio è perché qua si disputa il torneo giovanile più longevo. L’anno di nascita? 1949. Oltre settant’anni portati benissimo. Con nonchalance, come direbbero i francesi.

Solo cento lire

In un’Italia post bellica in cui anche Burlamacco faceva la sua parte c’era una gran voglia di vivere. In questo contesto nasce nel 1947 il Centro giovani calciatori (Cgc) che un anno dopo, proprio a carnevale, mette su un torneo, quello di Viareggio. Si chiamerà a lungo Coppa Carnevale mentre ora, che siamo tutti più internazionali, la competizione porta un’etichetta che recita così: Viareggio Cup World Football Tournament. Una girandola di nomi per rendere tutto più attuale, anche se questo resta per tutti – italiani e non – semplicemente “il Viareggio”. Proprio come il nome della città di “Lucca” è associata ai comics. Pronunci la città e capisci di cosa si parla.

Torneo di Viareggio, derby Inter Milan del 1971 – © Centro giovani calciatori (Cgc)

Ebbene, un anno dopo la sua costituzione il Cgc organizza un torneo con tanto di quota d’iscrizione: la bellezza di 100 lire. A partecipare – udite udite – sono i bar. O, per dirla meglio, le squadre dei bar. Dal Bar Roma al Bar Fattore, dal Bar Mori al Bar Piemonte. Undici partecipanti in tutto, e a vincere la prima edizione sarà il Bar Lencioni con un secco tre a zero. Non le squadre blasonate che che oggi detengono il record di vittorie come Milan e Juventus (9 titoli ciascuna) o Fiorentina (terza nell’albo d’oro con 8 titoli). No, la prima edizione fu vinta dal Bar Lencioni. Ed è un vero peccato che l’albo d’oro inizi solo dodici mesi dopo, con la vittoria del Milan del 1949.

Il torneo 2022

Dopo la pausa forzata a casua della pandemia, la 72esima edizione della Viareggio Cup avrà inizio il 16 marzo e si concluderà il 30 dello stesso mese. È stata definita a ragione l’edizione della ripartenza. Ci crediamo. In gara ci sono meno squadre (24, però provenienti da 4 continenti) e i tornei saranno due, perché oltre a quello maschile ci sarà anche la terza edizione del femminile (complici i recuperi e certi calendari impossibili parteciperanno solo 8 formazioni provenienti da tre diversi continenti).

L’edizione maschile sarà invece declinata in sei gironi. Tra le italiane ci sono Bologna, Sassuolo, Milan, Parma, Carrarese, Genoa, Spal, Pontedera, Inter, Empoli, Pistoiese, Fiorentina, Pisa, Monterosi, Atalanta e Siena. Più la rappresentativa di Serie D, da anni sempre presete. Tra le squadre straniere ci sono invece formazioni provenienti da Spagna (Jovenes Promesas), Nigeria (Alex Transfiguration e Garden City Panthers), Australia (Apia Leichhardt), Lettonia (Fs Metta) e Stati Uniti (Westchester United e Uyss New York).

Il primo gol di Totti

Noi che nel periodo postbellico non c’eravamo ma che ricordiamo bene come il calcio italiano degli anni novanta fosse al centro del mondo, qualche ricordo sparso del Viareggio di quegli anni ce l’abbiamo. Uno fra i tanti, il primo gol di Totti.

Torneo di Viareggio, Federico Bernardeschi nel 2013 – © Centro giovani calciatori (Cgc)

Edizione 1944, la Roma affronta la Fiorentina, che perde palla nella sua metà campo. La recupera un certo Steven Torbidoni, anche lui romano come Francesco. Sulla schiena ha il numero 20, non debutterà mai in serie A e si ritirerà quattro anni dopo con 14 presenze in serie C e 27 in B. Ma quel giorno Torbidoni colpisce col sinistro prima di essere travolto dagli avversari, il pallone arriva a un solitario Totti che al limite dell’area se l’aggiusta col destro e poi tira. Gol, come uno dei suoi. Come uno di quelli che negli anni a venire vedremo spesso e con sempre maggiore soddisfazione. Mani al cielo, l’abbraccio dei compagni e il numero 21 in bella mostra che sarà presto sostituito – e consegnato alla storia – dall’intramontabile 10.

Il gol vittoria di Del Piero

In quella gara la Fiorentina perse per uno a zero, ma a differenza della Roma arrivò ugualmente in finale. Il destino a volte è beffardo, e così i viola si trovarono contro proprio la Juventus. Qui si apre (e si scrive) un nuovo capitolo. In quel 1994 le finali furono due, perché la prima si concluse con un pareggio e secondo il regolamento la gara avrebbe dovuto giocarsi di nuovo a distanza di due giorni.

Torneo di Viareggio, Vialli e Mancini nella Sampdoria del 1985 – © Centro giovani calciatori (Cgc)

Il terreno di gioco era sempre lo stesso, ovvero lo stadio dei Pini. E anche il risultato fu il medesimo (2 a 2). Nella viola allenata da Luciano Chiarugi giocava Francesco Flachi, ma a segnare una doppietta fu Banchelli. I supplementari furono interrotti anzitempo, perché proprio durante questa edizione della Coppa Carnevale fu sperimentata per la prima volta (o quasi) la regola del golden gol, che come ben sappiamo non avrà un destino radioso. La parità fu spezzata alla fine del primo tempo supplementare da un rigore realizzato da Alessandro Del Piero, che il torneo di Viareggio in realtà l’aveva già disputato l’anno prima (segnando) con la maglia del Padova. Quello del 1994 fu il primo trofeo vinto dal futuro campione del mondo.

Una parata di giovani campioni

Questi due numeri 10, ormai consacrati dal tempo e dalla storia, non sono certo gli unici campioni ad aver partecipato al torneo di Viareggio. Solo negli anni recenti, scorrendo l’elenco dei nomi, scopriamo volti inimmaginabili. Non c’erano solo Totti e Del Piero. Su quei campi hanno giocato calciatori come Lorenzo Insigne, Mario Balotelli, Federico Bernardeschi, Gianluigi Buffon, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio, Daniele De Rossi, Gianluigi Donnarumma. Perfino Ciro Immobile. Tra gli italiani c’è anche la coppia Vialli e Mancini. I due sono ritratti a fianco con indosso la maglia della Sampdoria anche in una foto d’epoca della formazione del 1986. Inseparabili erano, inseparabili sono rimasti a distanza di quasi quarant’anni.

Torneo di Viareggio, Batistuta e Maradona nel 1989 – © Centro giovani calciatori (Cgc)

Ma la Coppa Carnavele, si sa, è un torneo internazionale. E allora ecco spuntare foto (e nomi) che pensavamo di aver dimenticato. Sono quelle dei giovanissimi Omar Gabriel Batistuta (che a Viareggio fu ritratto insieme a Maradona), Edison Cavani (2006), Romelu Lukaku (2009), Mauro Icardi (2011), Radja Nainggolan (2007) e molti, molti altri ancora. Per capire la vastità di questo universo è sufficiente farsi un giro sulle pagine on-line della manifestazione, quelle in cui sono raccolte le stelle del torneo e tutti i protagonisti. Dopo due anni di pausa – prima vera interruzione di questa storica competizione – si torna finalmente a giocare. Sarà bello scoprire quali giovani talenti saranno aggiunti alla già ricca costellazione di campioni.

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