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Chiusi zona rossa: 5 mila prenotazioni su 8 mila abitanti per lo screening di massa

Lo screening volontario gratuito proseguirà fino ad esaurimento delle prenotazione. Fino al 14 febbraio Chiusi rimarrà in zona rossa

- © Pagina Fb Dario Nardella

Con oltre cinquemila prenotati su ottomila abitanti, è iniziato questa mattina a Chiusi (Siena) lo screening di massa della popolazione ‘Territori sicuri’, dopo l’individuazione nei giorni scorsi della presenza di due varianti al virus Sars-Cov2. Una decisione, quella di sottoporre quante più persone residenti possibili al tampone molecolare, presa dalla Regione Toscana in accordo con il Comune senese, per capire se vi siano altri cittadini positivi, in particolar modo fuori dalle quarantene note, tra gli asintomatici e interrompere così la trasmissione del contagio. Tra i primi a sottoporsi al tampone anche il sindaco Juri Bettollini. Lo screening volontario gratuito proseguirà fino ad esaurimento delle prenotazione. Fino al 14 febbraio Chiusi rimarrà in zona rossa.

“La Regione – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini – ha deciso di intervenire rapidamente a supporto della comunità di Chiusi, fornendo ogni sostegno tramite la campagna di screening Territori sicuri che abbiamo promosso proprio per intervenire nelle aree che manifestano segnali di allarme. La risposta della città di Chiusi è stata straordinaria in termini di partecipazione, questi numeri potranno esserci di grande aiuto per cercare di bloccare l’ulteriore diffondersi del contagio, reso ancora più pericoloso per la presenza di varianti. Il mio grazie va a chi ha consentito di mettere in piedi in poche ore una macchina organizzativa così complessa: l’Asl Toscana sud est, tutti gli operatori sanitari e i volontari che si stanno prestando con straordinario impegno per il buon esito dell’iniziativa, l’amministrazione comunale di Chiusi insieme ai suoi cittadini”.

Le varianti

Sono state identificate alcune mutazioni nel gene Spike del virus Sars-Cov-2, specifiche della variante ‘brasiliana‘ in alcuni campioni provenienti dal comune di Chiusi (Siena). La conferma arriva dal laboratorio dell’Uoc microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera senese dove, in questi giorni, sono stati analizzati i tamponi provenienti dalla cittadina senese . Già il 5 febbraio il sindaco di Chiusi – cittadina per la quale è stata istituita per una settimana la zona rossa con stop anche alla scuola – aveva reso noto che era stata trovata sia la variante brasiliana che quella sudafricana nella comunità.

“La regione della Spike analizzata – spiega Maria Grazia Cusi, direttore Uoc microbiologia e virologia Aou Senese – corrisponde a quella riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti, per questo è necessario individuare le varianti. La variante ‘brasiliana’ sembra più contagiosa del virus normalmente circolante, ma non abbiamo ancora dati specifici sulla sua pericolosità”. I risultati, condivisi con la Regione Toscana e l’Azienda Usl Toscana sud est adesso dovranno essere verificati e validati dall’Iss dove sono stati inviati i campioni.

 

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