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Coronavirus: la Gsk di Siena si allea con Sanofi per sviluppare il vaccino

I due colossi della farmaceutica uniscono le forze contro il Covid-19. Il professor Rappuoli: “Per sconfiggere questo virus l’unica arma è la vaccinazione”

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La Gsk Vaccines di Siena, guidata dal professor Rino Rappuoli, entra nella corsa al vaccino per il Covid-19. L’azienda, che fa parte della multinazionale britannica Gsk, ha firmato un accordo con gruppo farmaceutico francese Sanofi per sviluppare insieme un vaccino contro il Coronavirus, la cui sperimentazione clinica potrebbe cominciare nella seconda metà del 2020: in caso di successo il vaccino potrebbe essere disponibile nella seconda metà del 2021. Le due aziende nei giorni scorsi hanno sottoscritto la collaborazione che mette insieme le tecnologie di entrambe le realtà per mettere a punto un vaccino adiuvato, la cui azione viene cioè potenziata da una sostanza adiuvante.

Sanofi contribuirà al vaccino con l’antigene alla proteina S, o Spike, che il coronavirus SarsCoV2 utilizza per aggredire le cellule, ottenuto con la tecnologia del Dna ricombinante. Si è basato cioè sulla corrispondenza genetica tra le proteine presenti sulla superficie del virus e la sequenza genetica che codifica l’antigene, combinata nel Dna del baculovirus, il virus utilizzato come base del prodotto influenzale ricombinante dell’azienda autorizzato negli Stati Unii. La Gsk dovrà invece mettere a disposizione la sua tecnologia adiuvante pandemica. L’uso di un adiuvante è di particolare importanza in una situazione di pandemia poiché può ridurre la quantità di proteine del vaccino necessarie per dose, consentendo di produrre più dosi di vaccino e proteggendo di conseguenza un maggior numero di persone.

Rino Rappuoli

È “un’emergenza senza confini” quella della pandemia da Covid-19 e per questo è importante unire le forze per accelerare la ricerca sul vaccino, ha commentato Rino Rappuoli, responsabile scientifico di GSK di Siena e pioniere dei vaccini: fu lui a sviluppare quello per la meningite B.
“Due delle più grandi aziende di vaccini hanno scelto di unire le forze per avere il massimo dell’impatto – spiega Rappuoli – insieme svilupperemo un vaccino adiuvato che unisce l’antigene di Sanofi e l’adiuvante di Gsk consolidato per vaccini pandemici. Ci stiamo assumendo un grande impegno, ma siamo convinti che sia la cosa giusta da fare di fronte ad un’emergenza senza confini in cui ognuno è chiamato a fare la sua parte”.
“Se vogliamo sconfiggere questo virus – ha osservato Rappuoli – l’unica arma è la vaccinazione ma per eliminarlo dalla faccia della terra dobbiamo pensare a come proteggere le persone di tutti i Paesi del mondo, anche quelli più svantaggiati”. Lo scienziato ha inoltre osservato che “lo sviluppo di un vaccino è un percorso lungo e complesso, che generalmente può richiedere un tempo compreso tra i 15 e i 20 anni. Oggi, grazie al grande progresso della scienza e della tecnologia, produrre vaccini sperimentali in tempi rapidi è possibile, pur con la massima attenzione al profilo di sicurezza del vaccino”.

La Gsk ha deciso di mettere la sua esperienza nel settore degli adiuvanti al servizio della ricerca sui vaccini, in modo da “permettere a più vaccini possibili di arrivare alla registrazione e quindi essere disponibili nel più breve tempo possibile”. Attualmente, ha proseguito Rappuoli, la Gsk “è l’unica azienda al mondo ad aver sviluppato e registrato adiuvanti per uso umano; un percorso che ha richiesto circa vent’anni e che oggi nessuno potrebbe compiere in tempi brevi”. Utilizzare gli adiuvanti, ha concluso, “è particolarmente importante in una situazione di pandemia perché può consentire la riduzione della quantità di antigeni necessari per ogni dose di vaccino, permettendo in tal modo di produrne di più”.

Lo sviluppo del candidato vaccino, spiega la Sanofi, è supportato attraverso finanziamenti e una collaborazione con la Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), negli Stati Uniti. Le aziende hanno in programma di discutere il sostegno finanziario con altri governi e istituzioni globali dando priorità all’accesso globale.

 

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