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Covid, anziani meno soli con la tecnologia e le “stanze degli abbracci”

Quasi un milione di euro dalla Regione Toscana per l’acquisto di strumenti in grado di favorire i “contatti” coi familiari e combattere la solitudine. Luoghi dedicati in un quarto delle Rsa

Stanza degli abbracci

In 86 Rsa della Toscana, oltre un quarto del totale, i contributi regionali saranno utilizzati per realizzare le “stanze degli abbracci”, luoghi dedicati e protetti per favorire l’incontro tra gli ospiti e i familiari. È uno degli effetti della delibera regionale che ha messo a disposizione delle residenze sanitarie assistenziali un budget complessivo di quasi 900 mila euro per sostenere l’acquisto di strumentazioni capaci di favorire i contatti degli anziani con l’esterno, prevedendo quindi la dotazione necessaria alla realizzazione di spazi appositi o l’acquisto di cellulari, tablet, televisori, schermi giganti e lavagne multimediali.

Boom di richieste

Sono state 248 su 321 le Rsa che hanno presentato richiesta di contributo, attraverso le Società della salute o le Zone distretto, ma in alcune aree della regione i bandi sono ancora aperti, perciò il numero complessivo potrebbe ulteriormente crescere. A ognuna delle Rsa che hanno presentato domanda è stato destinato un sostegno di 2.750 euro con cui potenziare le proprie strumentazioni o acquisirne di nuove.

Gli interventi

“È importante evitare che ai rischi del Covid si aggiungano quelli della solitudine e della distanza degli affetti”

Molte Rsa hanno optato per più interventi tra quelli previsti: quasi tutte (202 su 248) hanno previsto l’acquisto di materiale multimediale, 53 hanno deciso di utilizzare i fondi anche per potenziare il collegamento internet, e ben 86, come detto, pari a quasi un terzo del totale, per realizzare spazi che favoriscano un contatto diretto attraverso la realizzazione di tensostrutture ad hoc, oppure apportando modifiche ai propri locali in modo da favorire contatti ravvicinati ma in piena sicurezza tra gli ospiti e i visitatori.

Combattere l’isolamento (in sicurezza)

“Anche a fronte dell’avanzamento della campagna vaccinale regionale – ha commentato l’assessora alle politiche sociali della Toscana, Serena Spinellisi aprono finalmente spiragli di luce per gli anziani delle Rsa che, oltre alle pesanti conseguenze della pandemia, hanno dovuto sopportare una dura condizione di isolamento a seguito delle necessarie misure anti-Covid, così come per i loro familiari che soffrono per il distanziamento. La somministrazione dei vaccini, in fase avanzata nella somministrazione dei richiami per gli ospiti delle Rsa, tra i quali è anche in costante diminuzione il numero dei positivi – prosegue l’assessore – non consente cali di attenzione ma permette di iniziare a guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia”. Il potenziamento in forma protetta degli spazi d’incontro con i familiari e il miglioramento della dotazione tecnologica “è importante per contribuire a evitare il più possibile che ai rischi del Covid si vadano a sommare quelli legati alla solitudine e alla distanza degli affetti”, aggiunge Spinelli. “La notevole adesione data dalle Rsa toscane al nostro invito è un fatto positivo perché segno che su questo tema ci sono disponibilità e attenzioni diffuse”.

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