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Dalla Via degli Dei all’archeologia partecipata nel segno di “Generazione Bellezza”

Torna su RaiTre il programma di Emilio Casalini: Toscana protagonista con storie, idee e progetti che coinvolgono le comunità locali e creano benessere e occupazione

GENERAZIONE BELLEZZA – PT. LA VIA DEGLI DEI – EMILIO CASALINI 3

La Via degli Dei, il Teatro Povero di Monticchiello e l’archeologia partecipata di Baratti e Populonia sono la dimostrazione di cosa vuol dire “generare bellezza“. Esempi concreti di economia circolare, condivisa e sostenibile per una gestione del territorio che vede singole persone e intere comunità protagoniste e punta a creare occupazione e benessere evitando l’abbandono di borghi e campagne per inseguire il falso mito della metropoli. A raccontare quest’Italia, partendo proprio dalla Toscana e dal cammino che collega Firenze a Bologna e attraversa l’Appennino torna il giornalista Emilio Casalini.

Il programma si chiama Generazione Bellezza  ed è già alla seconda edizione: le nuove puntate sono previste dal 25 dicembre fino al 9 gennaio, ogni sera, domeniche incluse in prima serata su RAI3. Emilio Casalini che del programma è autore e conduttore ha trovato fonte d’ispirazione anche in Toscana. La prima puntata della seconda serie in onda sabato 25 dicembre, la sera di Natale, alle 20.30 parla della Via degli dei da Bologna a Firenze. Un esempio virtuoso, un modello di sviluppo sostenibile che funziona e da provare a replicare. L’obiettivo di Casalini è proprio questo.

Emilio Casalini lungo la Via degli Dei per il programma Generazione bellezza

Ecco quindi che nella puntata sulla Via degli Dei si comprende l’unicità di un percorso che parte dai portici di Bologna per arrivare in piazza della Signoria a Firenze. Più o meno cinque tappe, a seconda del livello di preparazione dei camminatori, per attraversare l’Appennino Tosco Emiliano, scoprendo la Riserva Naturalistica del Contrafforte Pliocenico e la Flaminia militare, il Castello del Trebbio, il Santuario di Monte Senario fino alla città di Fiesole. Circa 130 chilometri di bellezza che durante la puntata è possibile ripercorrere al fianco di Casalini per scoprire storie, idee e progetti dietro a un percorso ormai di culto per gli appassionati di cammini.

Domenica 2 gennaio alle 20.30 parte della puntata sarà dedicata alla storia del Teatro Povero di Monticchiello. La dimostrazione di come una comunità abbia compreso che per vivere di turismo non basta essere in Val d’Orcia: da qui un’idea di cultura diffusa che da 55 anni è portata ad esempio in tutta Italia e soprattutto genera reddito. Giovedi 6 gennaio si parla di archeologia partecipata al parco di Baratti e Populonia. Da una piccola area di scavo, Poggio dal Molino, la dimostrazione di come un’area archeologica possa diventare uno strumento di marketing territoriale e soprattutto un volano culturale per la comunità della zona.

Il filo conduttore del programma è quello di raccontare territori belli da vedere e da scoprire, avendo modo di apprezzare sogni, talenti e ambizioni di chi abita in quei luoghi e i gesti concreti di bellezza per sviluppo sostenibile, valorizzazione del territorio, economia diffusa, rigenerazione urbana, nuove occupazioni, protezione dell’ambiente, cultura. La missione di “Generazione Bellezza” per contagiare sempre più persone e comunità e apprezzare angoli di rara bellezza su e giù per lo Stivale.

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