Cultura/

Dante e la scienza in una mostra interattiva nata dalla collaborazione tra Palazzo Pitti e il Museo Galileo

Fino al 22 marzo 2022 è aperta “Dall'Inferno all'Empireo” una mostra che racconta il mondo del Sommo Poeta tra scienza e poesia con opere originali e installazioni

Dante e la scienza

In chiusura del 2021 l’anno che ha celebrato i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri arriva a Palazzo Pitti a Firenze “Dall’Inferno all’Empireo” una mostra realizzata in collaborazione con il Museo Galileo che racconta il mondo del Sommo Poeta tra scienza e poesia.

L’esposizione è dedicata a Dante e alle scienze, in particolare la cosmografia. Prendendo spunto dalle lezioni accademiche di Galileo che definiva il poeta “corografo e architetto”,  la mostra inquadra le competenze scientifiche di Dante nella cultura del suo tempo, tracciando il profilo del poeta come medico, abbachista, ‘geologo’ e cosmografo.

Eike Schmidt direttore Uffizi ha dichiarato: “Grazie alla collaborazione con il Museo Galileo qui abbiamo più di 50 originali dalle Gallerie degli Uffizi, in particolare dal Gabinetto disegni e stampe, ma non solo anche dei preziosissimi originali delle biblioteche fiorentine e video interattivi. È una mostra su soggetti molto complessi resi accessibili a tutta la famiglia. Questa è una mostra alla quale si può portare i bambini e si impara qualcosa. Una mostra ideale per il periodo delle feste natalizie.”

Obiettivo dell’esposizione aperta fino al 6 marzo 2022 è quello di raccontare le basi scientifiche su cui poggia la complessa architettura della Divina Commedia. Dante anche scienziato quindi? Non proprio ma sicuramente uno scrittore che aveva competenze scientifiche che ha usato per raccontare un viaggio nell’Oltretomba, luoghi che non esistono o meglio che nessuno ha mai visto e che diventano reali nell’immaginazione dei lettori propri grazie alla precisa descrizione che ne fa il poeta.

Filippo Camerata curatore della mostra ha detto: “I visitatori vedranno un percorso che è quello della Divina Commedia ma attraverso i temi scientifici. Si racconta Dante non scienziato a tutto tondo, ma un poeta che usa la scienza come struttura portante del racconto poetico. Dante diventa anche un cosmografo che racconta un mondo spirituale  però lo fa diventare un mondo reale. Dante si lega alla conoscenza cosmografia del Medioevo e spiega che l’Inferno e il Purgatorio hanno una collocazione geografica, spiega come sono nati: a causa di un cataclisma provocato dalla caduta di Lucifero. Si lega alla tradizione della Bibbia ma la trasforma in un’altra cosa”.

Le sezioni della mostra replicano idealmente la tripartizione della Commedia. Le opere originali, che includono manoscritti, opere a stampa, disegni, incisioni, mappe del mondo e strumenti scientifici, sono affiancate da grandi modelli tridimensionali, proiezioni multimediali immersive e facsimili ad alta definizione.

Roberto Ferrari direttore esecutivo Museo Galileo: “Il Museo Galileo omaggia il Sommo Poeta nell’anno dantesco e lo fa con una mostra che permette di avere una visione un po’ diversa sull’opra del poeta. Conoscere la distanza tra la sua narrazione e il pensiero scientifico di cui l’opera è piena è per noi un’opportunità per dare voce a molti studi che confluiscono nel catalogo e che testimoniano un’impegno nella ricerca che il museo porta avanti da sempre e che ci permette quest’anno in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo di offrire un momento di riflessione molto bello, grazie a un percorso arricchito da esibir interattivi che pensiamo possano coinvolgere il pubblico.”

Informazioni sull’evento:

Tutti gli eventi nel calendario di
I più popolari su intoscana