Enogastronomia/

Doc Maremma, il Vermentino ora diventa Superiore

Il Grossetano è l’area di coltivazione più importante della Penisola, grandi le potenzialità del vitigno sui mercati internazionali

Una degustazione di vermentino del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana

In una terra di rossi il Vermentino di Toscana è sempre più protagonista. Il consorzio di tutela vini Doc Maremma Toscana scommette da tempo sulle potenzialità di questo vitigno. Strategia che esce rafforzata dal via libera al Vermentino Superiore.

Pubblicato in questi giorni sulla Gazzetta ufficiale il decreto di modifica del disciplinare di produzione della denominazione con l’inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino. Si affianca al Vermentino ‘base’.

Vermentino, Toscana terra d’elezione

Un bel colpo per la Maremma che si conferma terra d’elezione per il Vermentino, ora anche Superiore. Come racconta il direttore del Consorzio Luca Pollini: “La provincia di Grosseto, con 938 ettari, rappresenta il 50% del vigneto toscano di Vermentino ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte, oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino”.

Da gennaio 2024 il Vermentino Superiore

La tipologia Vermentino Superiore potrà quindi essere utilizzata già dalla vendemmia 2021, spiega una nota, se in linea con i requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal primo gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia.

I vini selezionati per il Vermentino Grand Prix 2023

Un percorso impegnativo

È stato un percorso molto impegnativo, ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino“, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente in questo progetto.

Una solida realtà in Toscana

Il Vermentino Doc della Maremma Toscana non è certo una moda passeggera ma una solida realtà come dimostrano i numeri: è passato “da circa 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020 a 37.150 quintali di quella 2021 agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022. Tanto che oggi rappresenta il 34% dell’intero quantitativo di uve rivendicate alla DOC Maremma Toscana nell’ultima vendemmia”, sottolinea Mazzei.

Il successo -aggiunge- deriva proprio dalla tipologia particolarmente versatile e dal lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio; i primi hanno unanimemente intrapreso un percorso di crescita qualitativa, il secondo lavora costantemente a iniziative di valorizzazione e di promozione“.

In queste vigne nascono i vermentini del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana

Vermentino, il mercato apprezza

Per Mazzei “i trend di mercato ci confermano ogni giorno l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi; il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni“.

“Con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi – osserva ancora -, ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore“.

Un riconoscimento di qualità

La menzione Superiore attribuita alla tipologia Vermentino sancisce una qualifica importante per questa varietà che negli ultimi anni è cresciuta in Maremma in maniera costante tanto che oggi rappresenta il primo vitigno a bacca bianca nella provincia di Grosseto con quasi 940 ettari di superficie vitata”, aggiunge il direttore del Consorzio Luca Pollini.

Francesco Mazzei e Luca Pollini presidente e direttore Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana

Il Vermentino Grand Prix

Già lo scorso aprile in occasione della quarta edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio, Mazzei aveva sottolineato che “il Vermentino Grand Prix è diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma; anche in questa occasione, abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione abbia una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi”. Oggi, con l’avvento del Vermentino Superiore “l’obiettivo di alzare sempre più l’asticella” è alla portata del consorzio e per dirla con il presidente “è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Luca Pollini conclude facendo notare che già dall’ultima edizione del Grand Prix è emersa “una netta predominanza dei vini più complessi e maturi rispetto a quelli dell’annata più recente, cosa che fa ben sperare per il futuro. In effetti il Vermentino conferma la sua capacità di dare vini complessi, di ottima struttura e longevi come i grandi vini rossi”.

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