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Dog trekking, il turismo è sempre più inclusivo lungo la Via Francigena

Il Comune di Siena lancia una nuova esperienza di viaggio e introduce le credenziali canine, una sorta di passaporto disponibile per il camminatore e per il suo amico a quattro zampe

Dimenticate pensioni, case vacanze e pet sitter. Percorrere la Via Francigena è un’esperienza adatta a tutti, anche ai cani. Lo sa bene il Comune di Siena che, proprio per incentivare questo tipo di turismo slow e inclusivo, ha lanciato l’iniziativa del “dog trekking”.

In una speciale sezione del sito Strade di Siena, infatti, ha messo a disposizione una serie di itinerari pensati per chi viaggia insieme al proprio amico a quattro zampe alla scoperta di paesaggi, colline e sentieri.

Inoltre, sempre tramite il portale online, è possibile conoscere i punti ufficiali di distribuzione delle credenziali canine, una sorta di passaporto per il viandante che vorrà attraversare la Francigena con Fido.

Camminare è certamente uno dei metodi migliori per conoscere il nostro territorio – spiega l’assessore comunale al turismo Alberto Tirellipoterlo fare insieme ai nostri fidati animali a 4 zampe è certamente un’esperienza unica. Molti gli itinerari a disposizione, consultabili sul sito delle Strade di Siena. Ci è piaciuta molto l’idea della credenziale canina da mettere a disposizione dei pellegrini, proprio come accade già da diversi anni per i viandanti del cammino di Santiago”.

Organizzare il viaggio

La Via Francigena e gli itinerari dog friendly – © Strade di Siena

Prima di mettersi in viaggio, è necessaria una fase di allenamento e di preparazione fisica, non solo per il camminatore, ma anche per il cane. È sufficiente portarlo a fare lunghe passeggiate, meglio se al mattino presto o nel tardo pomeriggio, anche sui terreni più sterrati.

Inoltre, si consiglia di effettuare una visita completa dal veterinario per verificare le condizioni di salute dell’animale, controllare i certificati e i relativi vaccini e scegliere un collare antizecche resistente all’acqua.

Il periodo migliore per intraprendere questa esperienza di dog trekking è la primavera, più mite rispetto all’estate, mentre è bene evitare il mese di agosto.

Cosa mettere nello zaino

Come per tutti i tipi di pellegrinaggi, lo zaino deve essere più leggero possibile. In questo caso, tra i documenti da portare ricordiamo la documentazione dell’animale (passaporto canino – rilasciato dalla AUSL competente), certificato sanitario veterinario, tesserino di vaccinazione e certificato di identificazione con microchip.

Pettorina e guinzaglio, impermeabile canino, un asciugamano ad asciugatura rapida, un tappetino, borse e sacchi per escrementi sono invece gli indumenti fondamentali da mettere in valigia.

Per il pranzo, sono consigliabili circa 2 kg di mangime in bustine e una ciotola pieghevole in tessuto impermeabile, individuando poi i punti di ristoro. Infine, portare creme specifiche per i cuscinetti e calzature per terreni asfaltati o impervi.

Consigli pratici

Lungo il cammino, stare attenti a tratti pericolosi e alle regole in vigore nei parchi protetti. Si raccomanda di tenere sempre il cane al guinzaglio, soprattutto quando ci si trova nei pressi di una strada trafficata.

È essenziale avere abbastanza acqua per consentire una adeguata idratazione ed evitare colpi di calore.

Portare, infine, alcuni oggetti affettivi del cucciolo (ad esempio una copertina o dei giochi) per aiutarlo a superare i momenti di stress.

Alberghi dog friendly

Alberghi e strutture ricettive dog friendly – © Alkhaine – Pixabay

Prima di iniziare il cammino lungo la Via Francigena, si suggerisce di contattare preventivamente le strutture ricettive dog friendly che ospitano anche gli amici a quattro zampe.

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