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Nuovo Dpcm dicembre: le regole. Natale vietati spostamenti tra i comuni

Tutte le novità contenute nel nuovo Dpcm. Si potrà pranzare al ristorante per le festività. Stop alle crociere ed allo sci, le piste riapriranno dal 7 gennaio. Dopo l’Epifania si torna anche sui banchi di scuola ma al 75% (per le superiori)

Conte in conferenza stampa

Sarà un Natale “blindato” per l’emergenza da corona virus quello che si apprestano a vivere le famiglie italiane. La conferma arriva dal nuovo Dpcm (in vigore dal 4 dicembre fino al 15 gennaio), che contiene anche l’ormai dibattuto ‘Pacchetto’ di interventi legati alle festività  (norme valide dal 21 dicembre fino al 6 gennaio).

Tante le conferme rispetto ai rumors che si sono rincorsi negli ultimi giorni: è vietato spostarsi  dalla propria regione dal 21 dicembre al 6 gennaio. Il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 1 gennaio non ci potrà spostare neppure dal proprio comune (fatti salvi i casi di lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione). Si potranno raggiungere le seconde case solo se queste si trovino nella stessa regione, tranne che il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio.

I ristoranti saranno aperti  il 25 e 26 dicembre e il 1 (a pranzo e comunque non oltre le 18). Per Capodanno il coprifuoco sarà in vigore dalle ore 22 fino alle 7 del mattino e stop anche ai veglioni negli hotel. Chi vorrà festeggiare potrà farlo ma nella propria camera d’albergo, dove potrà consumare la cena. Riguardo ai viaggi sono sospese le crociere fino al prossimo 6 gennaio e anche gli impianti sciistici riapriranno dal 7 gennaio. Chiusi anche cinema e teatri per tutte le festività.

Infine il capitolo scuola: il ritorno degli studenti delle superiori sui banchi è previsto per il 7 gennaio (ma con la presenza al 75%).

Pranzo e cena di Natale: la raccomandazione del governo

Festeggiare in famiglia sì ma il decreto del governo ‘raccomanda’ di passare il Natale solo con familiari conviventi. .

Coprifuoco resta in vigore

Confermato anche il coprifuoco durante tutte le festività, in atto dunque il divieto di uscire senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente. Per Capodanno il divieto è stato prolungato fino alle 7 del mattino.

Natale, ristoranti aperti (ma solo a pranzo)

Aperti i ristoranti nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania, ma al tavolo non potranno sedere più di quattro persone (fino alle 18). Rimangono consentite la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18 in zona gialla.

Capodanno, coprifuoco dalle 22 alle 7. Veglione in hotel? Sì ma solo in camera

Massima cautela anche per il Capodanno: nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio sono infatti  consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute ed è confermato anche il coprifuoco che si ‘allunga’ dalle 22 fino alle 7 del mattino.  Per chi deciderà di festeggiare l’arrivo del nuovo anno in hotel potrà brindare in camera. Resta infatti consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti anche se – si precisa  che dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.

Messa del 24 dicembre entro l’orario del coprifuoco

Sì alla messa della vigilia di Natale ma le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate più messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti.

 

sci e crociere

Si torna a sciare dal 7 gennaio

Quello dello sci è stato uno degli argomenti più dibattuti delle ultime settimane ma su questo punto non c’è stato dietrofront: gli impianti sciistici rimarranno chiusi durante le festività e potranno riaprire allo sci amatoriale solo dal prossimo 7 gennaio.

Viaggi, crociere sospese fino al 6 gennaio

Ferme anche le crociere dal 21 dicembre fino al 6 gennaio 2021: sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani.

 

Centri commerciali chiusi nel fine settimana

Restano in vigore anche le chiusure per i centri commerciali nel fine settimana e durante i giorni festivi. Fino al prossimo 6 gennaio è invece consentito l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio fino alle ore 21, così da evitare assembramenti per le festività.

Scuola, superiori in presenza dal 7 gennaio (al 75%)

Torna l’attività didattica in presenza alle scuole superiori dal 7 gennaio garantendo il 75% delle lezioni dal vivo. Il decreto impone anche alle istituzioni scolastiche di garantire il ricorso alla didattica digitale integrata al 100% fino al 6 gennaio.

 

Quarantena per chi arriva dai paesi extra-Schengen

Tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni. Cittadini che saranno sottoposti a sorveglianza sanitaria ed all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata.

Sport, solo incontri di “alto livello”

Rimane ancora fermo lo sport: fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. L’attività sportiva e motoria individuale resta permessa, mantenendo la distanza.

Le reazioni in Toscana

Consiglio Regionale, il presidente Mazzeo: “Che senso ha vietare gli spostamenti su base del singolo comune?”

“Sul nuovo Dpcm del Governo penso che ci siano da migliorare alcune prescrizioni: che senso ha vietare gli spostamenti su base del singolo comune?. Se lo chiede il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo che spiega- “Non è possibile mettere sullo stesso piano un comune grande, come Roma, Milano, Firenze, con un comune piccolo come Buti o Fivizzano. Occorre limitare gli spostamenti per aree geografiche uniformi e penso che queste specificazioni non le possano fare da lontano, da Roma, ma debbano essere fatte a livello regionale. Qua in Toscana – ha aggiunto – conosciamo le caratteristiche di ogni nostro comune e borgo e possiamo disegnare ‘confini’ agli spostamenti in maniera più intelligente, nel rispetto delle regole, garantendo la sicurezza di tutti, e quindi in modo più convincente per chi deve rispettarle, cioè i cittadini. Sarà così possibile vivere quei giorni con meno tensione e meno preoccupazione”.

Il sindaco di Firenze Nardella: “Troppi morti, il rigore deve rimanere la linea di fondo”

Non si nasconde dietro un dito il primo cittadino di Firenze Dario Nardella parlando del numero odierno dei morti per corona virus. “Questo mi fa pensare che il rigore deve rimanere la linea di fondo – ha detto. “Io credo che quella del Natale e Capodanno sarà l’ultima grande prova davanti a noi. E’ veramente l’ultima poi a partire da gennaio-febbraio si comincerà a distribuire il vaccino anche se una distribuzione totale avverrà soltanto nell’estate inoltrata”.

Giani: Toscana potrebbe tornare gialla in tempi più brevi

“La Toscana sarà zona rossa fino a sabato, da domenica entriamo nell’arancione”, ha detto infine il presidente della Regione Eugenio Giani, dopo il  confronto col Governo. “Nel nuovo Dpcm rispeto al precedente c’è una cosa positiva in più – ha  precisato -. Prima per risalire le zone ci volevano 14 giorni, ora si consente anche una distanza di giorni inferiore se i dati sono buoni e il gruppo di lavoro Cts ne prende atto”. Dunque la Toscana potrebbe diventare zona gialla il 13 dicembre se i dati dei contagi continuassero ad  essere in calo.

 

 

 

 

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