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Earth Hour 2023, in Toscana luci spente per salvare il pianeta

Sabato 25 marzo, dalle 20 e 30, torna in tutto il mondo l’Ora della Terra, l’iniziativa del WWF che vuol far riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia dell’ambiente e la lotta alla crisi climatica

Sabato 25 marzo, alle ore 20:30, cittadini, città e aziende di tutto il mondo spegneranno le loro luci per 60 minuti in occasione dell’evento Earth Hour, l’Ora della Terra. L’iniziativa, organizzata dal WWF, invita a spegnere le luci per un’ora col desiderio di mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il nostro pianeta.

L’Ora della Terra, quest’anno, ha scelto come messaggio l’equazione “– CO2 +Natura = Futuro”. La natura, infatti, ha un ruolo indispensabile per combattere il cambiamento climatico e ogni gesto di tutela è un contributo verso un futuro più sostenibile.

Earth Hour: gli eventi in Toscana

Questo weekend, milioni di persone in oltre 190 paesi e territori daranno vita così a “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza.

In Toscana sono molti gli “spegnimenti” in programma dalle 20:30 alle 21:30 di sabato 25 marzo. Si inizia dalla città di Pistoia che darà il proprio contributo staccando le luci del palazzo comunale. A poca distanza, anche il Comune di Uzzano aderisce all’iniziativa internazionale del WWF abbassando gli interruttori della sede comunale, situata in Piazza Unità d’Italia.
Il Comune di San Marcello Piteglio, invece, disattiverà l’illuminazione del monumento ai Caduti “Kindu” nel giardino pubblico “Rimembranza”.

A Vaiano l’Earth Hour coinvolgerà i Giardini e l’anfiteatro Carlo Ferri, mentre a Prato il simbolico Castello dell’Imperatore.

Firenze contribuisce all’evento con lo spegnimento delle luci del Duomo, di Palazzo Vecchio, della Chiesa di Santa Croce, di Ponte Vecchio, della statua del David, di Piazzale Michelangelo e della Chiesa di San Miniato.

Bagno a Ripoli, Fiesole e Castagneto Carducci, infine, aderiscono limitando l’accensione dei relativi palazzi comunali.

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