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Eike Schmidt: “Siamo preparati a chiudere ma agli Uffizi nessun assembramento”

In caso dell’ufficializzazione della chiusura dei musei in tutta Italia gli Uffizi avrebbero una perdita di un milione di euro al mese, anche in bassa stagione

Manca ancora una comunicazione ufficiale ma il Premier Giuseppe Conte che ha parlato alla Camera lunedì 2 novembre sembra essere stato abbastanza chiaro: i musei chiuderanno su tutto il territorio nazionale.

A margine della presentazione della nuova mostra “Imperatrici, matrone, libertà. Volti e segreti delle donne romane” il direttore degli uffizi Eike Schmidt ha dichiarato: “Agli Uffizi siamo pronti ad entrambe le ipotesi: possiamo chiudere in qualsiasi momento e abbiamo preparato le carte sia per la chiusura, sia per rimanere aperti. Adesso non sappiamo ancora quando è prevista la probabile chiusura dei musei, quindi oggi inauguriamo la mostra dedicata alle donne dell’età imperiale”.

“Abbiamo le carte pronte per poter chiudere e andare in lavoro agile molto velocemente dedicandoci a progetti speciali – ha spiegato Schmidt -: lo abbiamo fatto a marzo nel giro di pochi minuti, ora siamo ancora più preparati perché il nostro dipartimento risorse umane ha già pronte le carte per mandare tutti in lavoro agile non appena arriverà una comunicazione in questo senso da parte del ministero”.

Schmidt ha precisato che alle Gallerie degli Uffizi non si sono visti “assembramenti di nessun tipo, particolarmente in questo ultimo periodo”, ma le chiusure prospettate dal governo, ha aggiunto, “non si riferiscono a quanto avviene nei luoghi stessi, ma piuttosto all’attrattiva che costituiscono per la gente come ragione per uscire di casa. Nell’ambito di una considerazione di questo genere chiaramente seguiremo le indicazioni del ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio”.

In caso di chiusura “siamo pronti a rafforzare ancora la nostra comunicazione a distanza con il pubblico“. Schmidt ha infine spiegato che “l’impatto economico della chiusura sarebbe di poco più di un milione di euro al mese: quindi per i prossimi 4 mesi, che sono di bassa stagione, si potrebbe ipotizzare un impatto da 4-5 milioni di euro”.

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