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Esami diagnostici anche nel fine settimana: 4.500 visite in più nell’Asl Toscana Centro

Risultato ottenuto grazie alla programmazione degli esami di risonanza magnetica fino a mezzanotte, poi il sabato e la domenica. Giani: “Per abbattere le liste d’attesa servono risorse aggiuntive dal governo”

Sanità - © Gorodenkoff

L’Asl Toscana Centro è riuscita nel 2022 a soddisfare le richieste di oltre 4500 pazienti grazie alla programmazione di esami di risonanza magnetica anche dopo le otto di sera (e fino a mezzanotte), il sabato pomeriggio e nel turno diurno di domenica.  E nei primi due mesi del 2023 sono già stati eseguiti altri mille esami extra. Una soluzione per abbattere le liste di attesa, quasi l’equivalente degli esami che mediamente si possono fare in un anno con l’acquisto di una nuova apparecchiatura, pari a circa 5-6000 prestazioni.

Questo risultato, conseguito dal Dipartimento di diagnostica per immagini, è stato reso possibile grazie alla disponibilità di medici, tecnici ed infermieri. Come già successo a Pisa,  le aperture notturne il sabato e la domenica hanno riguardato le province di Prato, Firenze e Pistoia ottimizzando così le apparecchiature in forza alle radiologie degli ospedali fiorentini di Santa Maria Nuova, San Giovanni di Dio e Santissima Annunziata, del Santo Stefano di Prato, del San Jacopo a Pistoia e dei Santi Cosma e Damiano a Pescia.

Il programma di abbattimento delle liste di attesa del dipartimento di diagnostica dell’Asl Toscana Centro ha coinvolto anche gli esami di Tc, ecografia e Pet-Tc in medicina nucleare con aperture notturne della radio farmacia.

Liste di attesa, la richiesta di Giani per abbatterle

“Tutto il nostro sistema sanitario si sta impegnando al massimo per abbattere le liste di attesa e di questo vanno ringraziati, prima di tutto, gli operatori – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. L’attività svolta dall’Asl Toscana Centro si somma a piani analoghi messi in piedi da altre aziende, in risposta a quanto chiesto dalla giunta. Nel 2022, lo dice Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale, la Toscana è stata l’unica regione in Italia a veder aumentate le prestazioni specialistiche erogate rispetto al 2019, ovvero prima della pandemia”. Ma nonostante lo sforzo, come sottolinea il presidente, “sappiamo che non è sufficiente: per risolvere il problema delle liste di attesa, che è nazionale, servirebbero risorse aggiuntive da parte del governo sul fondo sanitario nazionale. Siamo comunque al lavoro, per quanto di nostra compentenza, per ridurre i disagi dei cittadini ed offrire maggiori servizi”.

 

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