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In arrivo 169 Centri per la facilitazione digitale in Toscana, grazie al bando della Regione

Grazie ai fondi del Pnrr gli enti locali potranno ricevere un contributo fino a 30mila euro per aprire queste strutture dedicate all’afabetizzazione digitale: l’obiettivo è formare 136mila cittadini toscani

Mondi connessi

Aprire 169 Centri per la facilitazione digitale in tutta la Toscana, dove formare 136mila cittadini che oggi hanno difficoltà a connettersi alla rete e ad utilizzare tutti i servizi online. È questo l’obiettivo del nuovo bando da 5 milioni di euro della Regione rivolto agli enti locali che è stato presentato questa mattina nel corso di un incontro con gli amministratori pubblici al Cinema della Compagnia a Firenze. I centri saranno strutture in grado di favorire l’alfabetizzazione digitale e l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione.

“La Toscana sta procedendo con efficacia e concretezza sul fronte Pnrr, anche relativamente alla Misura 1 sulla digitalizzazione – ha spiegato il presidente della Toscana, Eugenio Giani oggi presentiamo un bando che permetterà la realizzazione di una fitta rete di Centri per la digitalizzazione, che consentiranno ai cittadini di essere più coinvolti nella rivoluzione digitale in corso. Per migliorare il livello di digitalizzazione della popolazione, oltre alle risorse statali, la Regione Toscana ha usato anche risorse proprie per acquistare tablet, fornire voucher di connessione, aumentare la copertura di rete sul territorio regionale:un lavoro che facciamo sempre in collaborazione con i Comuni”.

Per gli enti locali fino a 30mila euro di contributi

Il bando sarà pubblicato il 12 aprile e potranno parteciparvi i comuni toscani in forma singola o associata, le unioni di comuni, le province e la Città Metropolitana di Firenze, avvalendosi anche di collaborazioni con altri enti locali, associazioni di volontariato, scuole e università e soggetti anche privati.

“Partiamo finalmente con il primo bando Pnrr sulle competenze digitali – sottolinea l’assessore regionale alle infrastrutture digitali e alla semplificazione, Stefano Ciuoffodaremo fino a 30.000 euro di contributi per ciascun centro proposto dai Comuni, dalle Unioni di Comuni o dalle Province che faranno domanda.Serviranno per finanziare l’attività di 169 Centri di facilitazione digitale. Il nostro obiettivo è, in accordo con il Piano nazionale che si propone di raggiungere 2,4 milioni di utenti, di formare 136.000 cittadini toscani. Saremo in grado di fornire, agli enti locali che lo chiederanno, anche una dotazione informatica composta da 2 computer fissi, 2 portatili, una stampante a colori, un videoproiettore, un hotspot con cavi di rete e un tablet, per un valore aggiuntivo di circa 9.000 euro che si aggiungeranno ai 30.000 euro. Sono certo che gli amministratori locali vorranno cogliere questa preziosa opportunità”.

Fondi anche per formare i facilitatori digitali

Tra gli enti che presentaranno domanda verranno scelti tre centri per ognuno dei 28 ambiti territoriali turistici in cui è suddivisa la Toscana. Poi, assegnati i primi 84 posti, per gli altri la scelta ricadrà su quelle realtà che hanno un maggior numero di abitanti in virtù dei target numerici assegnati alla Toscana dal Pnrr. Unica eccezione le isole del Giglio e di Capraia: per loro Centro di facilitazione garantito nel caso in cui i rispettivi presentino la domanda.

“L’alfabetizzazione digitale, insieme alla connettività, è il presupposto per ridurre le disuguaglianze che oggi si stanno ampliando anche a causa dell’innovazione tecnologica – conclude l’assessore Ciuoffoabbiamo istituito la figura del facilitatore digitale iscritta nel catalogo regionale. Per coloro che saranno candidati dagli enti a percorrere questo percorso formativo certificato,è previsto un corso di qualificazione professionale della durata di 450 ore, durante le quali si acquisiranno competenze di utilizzo dei principali servizi pubblici digitali, di consapevolezza sui rischi di sicurezza informatica, e capacità di aiutare i cittadini nell’utilizzo del digitale. I facilitatori digitali, riconosciuti come profilo regionale, seguiranno il corso di formazione professionale organizzato ed erogato gratuitamente dalla Regione, che si farà carico dei relativi costi attraverso i fondi del Pnrr, rilasciando alla fine una qualifica professionale riconosciuta”.

 

 

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