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L’alleanza tra Firenze e Parigi per costruire il teatro del XXI secolo

Evento il 7 maggio in Palazzo Vecchio tra incontri, consultazioni poetiche, spettacoli e la ‘Carta 18-XXI’ per creare ponti tra culture, paesi e generazioni

Marco Giorgetti, Emmanuel Demarcy-Mota - © Clara Neri

Firenze e Parigi uniscono le forze per costruire assieme il teatro del XXI secolo. La collaborazione tra Teatro della Toscana e Theatre de la Ville punta a organizzare incontri, consultazioni poetiche, spettacoli nel nome di questa santa alleanza. A guidare i passi delle due istituzioni la ‘Carta 18-XXI’. Un testo che ‘vuole creare ponti tra discipline, paesi e generazioni per inventare un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del secolo‘.

Tra i punti centrali dell’intesa ‘i legami con il mondo della salute per contribuire a far emergere nuove forme di solidarietà‘, l’attenzione al binomio cultura-ambiente e al mondo della scienza. Non mancherà un evento dedicato, il 7 maggio a Firenze in tre differenti location (Palazzo Vecchio, piazza della Repubblica e Museo del Novecento) nell’ambito del Festival d’Europa 2022. In Palazzo Vecchio ci sarà una giornata intitolata Costruire il teatro del XXI Secolo con incontri e presentazione di iniziative artistiche innovative.

Marco Giorgetti consegna la Chiave d’Oro del Primo Camerino della Pergola a Emmanuel Demarcy-Mota – © Clara Neri

Le consultazioni poetiche del teatro

Dalle 10 fino alle 17 sono previste le Consultazioni poetiche a Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica e al Museo del Novecento, per celebrare il repertorio poetico europeo. Quindici artisti della Troupe de l’Imaginaire offrono consulenze poetiche, musicali e di danza in italiano, greco, estone, spagnolo, inglese, francese, portoghese, ucraino. Alle 19 gran finale nel cortile del Museo del Novecento: i quindici consultanti poetici della Troupe de l’Imaginaire presentano brani poetici e musicali sul tema dell’Europa e la sua diversità di lingue e culture.

Un punto di arrivo e di ripartenza

Questo è un punto di arrivo di un percorso iniziato circa tre anni fa e al tempo stesso un punto di ripartenza – ha commentato il direttore generale Marco Giorgetti -. La Carta contiene temi, proposte verso un nuovo teatro. È un manifesto, in constante evoluzione, dove si pongono i temi dei giovani, dell’ambiente, dell’arte e dell’educazione‘. La Carta, nata nel 2018, è stata modificata nell’aprile di quest’anno per tener conto degli impatti che il Covid ha avuto sul mondo teatrale. Molte le pagine del documento dedicate ai giovani. Si chiede di “inventare progetti con i nati dopo il 2000, proponendo un’Europa della gioventù, della cultura e delle arti“.

Durante il Covid siamo riusciti a mantenere questa relazione, addirittura a renderla piu’ vitale attraverso le consultazioni poetiche – ha spiegato il direttore del Theatre de la Ville Emmanuel Demarcy-Mota riferendosi al legame con il Teatro della Pergola -. La collaborazione tra Firenze e Parigi è ancora più importante in un momento in cui l’Europa è al centro di una crisi, legata alla guerra”.

Ricostruire la pace attraverso la cultura

Demarcy-Mota, che ha ricevuto la chiave d’oro del primo camerino della Pergola, vede con preoccupazione il risorgere di nazionalismi all’interno dell’Europa. “Le città soffrono. Il conflitto in Ucraina ha fatto degenerare la situazione: noi dobbiamo ricostruire la pace attraverso la cultura. Penso alle opere di Ionesco, Brecht: l’idea era mostrare la violenza ma sempre nell’ottica di andare verso la pace, costruirla. Oggi stiamo attraversando una crisi grave, è necessario stabilire nuove alleanze attraverso la cultura, ci salveranno” conclude.

Teatro della Pergola

Una comune visione del teatro del futuro

Il rapporto tra Teatro della Pergola e Théâtre de la Ville di Parigi si fonda su “una comune visione del teatro del futuro, su una forte europeizzazione dell’agire artistico, sull’impegno costante nei confronti dei giovani“. L’attività di relazioni internazionali della Pergola si è concretizzata nella proposta di spettacoli coprodotti, e più volte rimandati a causa delle restrizioni agli spostamenti: una stagione nel segno di proposte sovranazionali.

Di poche settimane fa questa partnership ha portato alla Pergola artisti del calibro di Amos Gitai con Exils Interiéurs, spettacolo dedicato al tema del ruolo dell’intellettuale in temperie di dittatura. La troupe del Théâtre de la Ville è in scena per la prima volta a Firenze con due regie di Demarcy-Mota: Six Personnages En Quête D’auteur, in Sala Grande dal 22 al 24 aprile e Ionesco Suite, pastiche di testi di Eugène Ionesco: lo spettacolo il 21 aprile ha inaugurato il rinnovato Saloncino ‘Paolo Poli’. Il 13 e 14 maggio, sempre in Saloncino, sarà poi ripreso Interno/esterno di Charles Chemin, co-regista di Bob Wilson, destinato ad approdare a Parigi il 18 e 19 maggio nel quadro degli Chantiers d’Europe.

Forti di questa collaborazione, il Teatro della Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi promuovono adesso una Nuova Alleanza dei Teatri Europei. La difesa del progetto europeo è fondamentale per alimentare una nuova visione del teatro e della cultura.

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