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Il poeta Franco Arminio a Volterra alla scoperta dell’anima profonda della città

In viaggio con il poeta e “paesologo” che ha camminato per le strade di Volterra interrogando luoghi e persone alla ricerca dell’essenza della vita nella città toscana

Franco Arminio a Volterra

“Volterra è un luogo con un patrimonio quasi incredibile, una sorta di miracolo a oltranza, come se l’umanità avesse concentrato qui un pezzo importante del suo passaggio nel pianeta. A volte è quasi incredibile come in un paese, un piccolo centro, si sia potuta concentrare tanta bellezza”.

Sono le parole del poeta Franco Arminio che, quasi commosso,  racconta così la sua esperienza a Volterra in occasione dell’anno di Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022.

Lo scrittore, paesologo e poeta contemporaneo tra i più autorevoli d’Italia dal 2 al 6 maggio ha realizzato un suo personalissimo “Diario da Volterra” camminando per le strade della città toscana, parlando con gli studenti, le persone, altri artisti tra cui Francesco Simoncini e Giuliano Mannucci per respirare l’anima della Volterra più vera.

“Credo che il ruolo della politica sia chiedersi che uso si può fare di tutta questa bellezza, – ha proseguito ai microfoni di intoscana.it – che peso, che responsabilità e che problemi può creare. Siamo abituati a ragionare sui problemi che ci crea la mancanza di lavoro, la mancanza di opportunità e di servizi, ma anche un eccesso di bellezza, una densità elevata di patrimonio artistico credo che apra delle contraddizioni”.

“Qui ho incontrato persone straordinarie da chi fa il formaggio a chi lavora l’alabastro. Credo che a Volterra come tutta Italia sia nei piccoli centri che nelle grandi città in questo momento storico ci sia una crisi della comunità. Ci sono singole esperienze straordinarie ma è più difficile dire che esiste una comunità coesa che tutta insieme va da qualche parte. Nei decenni passati tutto si è un po’ frammentato. Io credo che il compito di Volterra Città Toscana della Cultura sia anche quello di riannodare queste preziose presenze che sono sparse pur stando vicine, io percepisco questo sentimento di separazione.”

Credo che il ruolo della politica sia chiedersi che uso si può fare di tutta questa bellezza

Ha scritto qualche poesia qui a Volterra?

“Ne ho scritta una che ho pubblicato e anche un’altra oltre ad alcuni appunti. Non devo essere presuntuoso, questo è un film cominciato da molte migliaia di anni e io ne ho viste alcune scene, è stato come vedere 3 minuti di un film che dura da novemila anni. Io sono stupito dalla bellezza e mi interrogo su che cosa oggi l’umanità riesce a fare delle sventure in cui è immersa. Non credo che Volterra sia un’isola felice. Viaggio molto e non trovo isole felici in Italia, una delle caratteristiche è proprio la mancanza di felicità. Qui c’è una ricchezza d’arte e in altri posti non c’è nemmeno quella. Ma non c’è la felicità”

Chi è il poeta Franco Arminio

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia (AV), in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una trentina di libri.

Si ricordano, tra gli altri, Viaggio nel cratere (Sironi), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere), La cura dello sguardo (Bompiani), Lettera a chi non c’era (Bompiani), Studi sull’amore (Einaudi). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come “paesologo” ha ideato e porta avanti “La casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

È molto attivo in rete, dove un gode di un vasto seguito. Collabora con vari giornali, tra cui Il Corriere della Sera, L’Espresso e Il Fatto Quotidiano.

Sul suo lavoro, Rai Tre ha realizzato due puntate di un programma di Domenico Iannacone.

Ha vinto vari premi, tra cui il premio Dedalus e il premio Gorky con Cartoline dai morti, il premio Volponi e Carlo Levi con Terracarne, il premio Brancati con Cedi la strada agli alberi.

Nel 2021 ha vinto il premio Napoli alla cultura.

Come “osservatore di luoghi” collabora con il Touring Club e con National Geographic.

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