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Imprese della neve e maestri sci, in arrivo ristori e investimenti per la ripartenza

Due bandi con contributi a fondo perduto per chi ha patito danni e riduzioni di attività per via della pandemia, 800mila euro per l’adeguamento strutturale di impianti e piste

Dopo la stagione sciistica a cavallo tra il 2020 e il 2021, cancellata dalla pandemia, arrivano due bandi con contributi a fondo perduto. L’iniziativa della Regione Toscana prevede ristori dai 3 ai 10mila euro rivolti all’economia delle neve e della montagna. Un primo bando è destinato alle imprese del commercio, della ristorazione, della ricettività turistica dei comprensori sciistici, l’altro per maestri e scuole di sci. Le risorse saranno destinate a chi ha patito danni e riduzioni di attività per via delle misure di contenimento del Covid. A disposizione ci sono 4 milioni e 113 mila euro per le imprese e 779 mila euro per maestri e scuole di sci. I bandi saranno pubblicati entro il 10 novembre; 30 i giorni di tempi per presentare la domanda.

Con questo intervento vogliamo sostenere quel pezzo di economia toscana che ha visto cancellata la stagione dello scorso inverno, quella tra il 2020 e il 2021, quando per via della pandemia in atto, nonostante la neve che pure era caduta copiosa, le strutture non hanno potuto aprire al pubblico”, hanno spiegato il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al turismo e all’economia della Toscana Leonardo Marras, che ha portato nei giorni scorsi la proposta in giunta con le linee guida sulla concessione dei finanziamenti.

Si tratta – prosegue Marrasdi segnali importanti alla vigilia di una stagione che si preannuncia decisiva per questo comparto. Sappiamo bene infatti che negli impianti sciistici se non c’è inverno non esiste l’estate: la bella stagione non può compensare infatti i mancati introiti invernali né permettere di far fronte ai costi di gestione”. Si annuncia a breve un ulteriore contributo di 800mila euro. “Sono risorse del bilancio regionale che saranno messe a disposizione per investimenti di adeguamento strutturale degli impianti e delle piste, in modo cioè da potenziare la nostra offerta sia sotto il profilo della sicurezza che della qualità. La ripartenza, così, potrà avvenire nelle condizioni migliori” ha concluso Marras

Le somme messe in campo dalla Regione potranno garantire un parziale ristoro della riduzione dei ricavi e l’aiuto si potrà sommare ad altri nel frattempo già ricevuti, purché il contributo non sia superiore alle perdite patite. Potrà anche aiutare la ripresa dell’attività. Per potere inoltrare domanda occorre dimostrare solo una riduzione di fatturato o di corrispettivi di almeno il 20 per cento dal 1 ottobre 2020 al 31 marzo 2021 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il ristoro potrà essere al massimo di 10 mila euro per le imprese turistiche, 5.000 euro per le scuole di sci e di 3.000 per i maestri di sci. I ristori saranno erogati da Sviluppo Toscana, azienda a capitale regionale, che effettuerà anche l’istruttoria sulle richieste pervenute. Il bando è aperto a micro, piccole e medie imprese, ma anche ai liberi professionisti: tutti devono operare e avere almeno una sede nei comprensori sciistici toscani. Sono questi i nove comuni toscani interessati: Abetone-Cutigliano (Pt), Sambuca Pistoiese (Pt), San Marcello Piteglio (Pt), Abbadia San Salvatore (Si), Careggine (Lu), Castiglione Garfagnana (Lu), Castel del Piano (Gr), Seggiano (Gr) e Zeri (Ms).

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