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La bambina con il cuore che batte a destra salvata dai medici dell’ospedale di Massa

Nicoleta ha 10 anni ed è nata con una rara e grave cardiopatia. I medici della struttura della Fondazione Monasterio dopo un’operazione durata 10 ore hanno corretto la malformazione: a guidare l’équipe il nuovo direttore di cardiochirurgia pediatrica, Vitali Pak

Ospedale del Cuore di Massa della Fondazione Monasterio - © Fondazione Monasterio

Nicoleta ha 10 anni, viene dalla Moldavia e ha un cuore che batte dalla parte sbagliata, a destra. Una malformazione spaventosa, associata ad altre patologie che mettevano a rischio la sua vita. La salvezza l’ha trovata a Massa, all’ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio, grazie al lavoro dell’équipe del dottor Vitali Pak, appena nominato alla guida della cardiochirurgia pediatrica.

Dieci ore in sala operatoria per un intervento che è stato classificato, per complessità e rischio di mortalità, al livello più alto secondo la  “Society of Thoracic Surgeons – European Association for Cardio-Thoracic Surgery Congenital Heart Surgery Mortality Categories”. La bambina era infatti affetta da una forma di cardiopatia congenita che ha un’incidenza dello 0,05 per cento rispetto alla totalità delle cardiopatie congenite diagnosticate.

La scelta dei medici che ha cambiato la vito di Nicoleta

Nicoleta è arrivata a luglio in Toscana – grazie al lavoro di cooperazione sanitaria internazionale, svolto di concerto dall’associazione “Un cuore un mondo” e dalla Fondazione Monasterio –  per essere sottoposta a tutt’altra operazione e poi, attraverso un percorso sanitario eccezionale, è arrivata al giorno che le ha cambiato la vita.

Dopo settimane di studio e discussione collegiale da parte del team multidisciplinare formato da chirurghi, cardiologi e anestesisti, i medici hanno deciso di sottoporre la piccola Nicoleta a un intervento completamente diverso, lungo, estremamente delicato, ma risolutivo per il suo cuore. E avevano ragione: la risonanza magnetica cardiaca post operatoria ha dimostrato che il cuore della bambina è stato corretto al 97 per cento. Nicoleta potrà condurre una vita normale.

“Un’operazione impegnativa e complessa – spiega il dottor Pak – Tre erano principalmente le difficoltà dell’intervento: la rara cardiopatia congenita, la morfologia del cuore a destra, e il fatto di dover intervenire su un cuore che già aveva subito un’operazione. Bisogna avere coraggio, e credere nell’équipe: e io ci credo, nei singoli, come medici e come persone, e nel gruppo. Per questo, ringrazio la dottoressa Gaia Viganò e il dottor Duccio Federici, i cardiochirurghi che erano al mio fianco, il dottor Alexandru Morosan, il cardio-anestesista che era in sala, la dottoressa Alba Buselli, tecnico perfusionista, la dottoressa Daniela Pardini, tecnico di anestesia, e la dottoressa Rossana Vinciguerra, strumentista di sala”.

Dottor Vitali Pak – © Fondazione Monasterio

Il nuovo direttore di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale del Cuore

Il dottor Vitali Pak ha eseguito l’intervento subito dopo la nomina. È uno dei direttori più giovani – ha meno di 50 anni – ed è nato in Uzbekistan da genitori coreani. Ha completato i suoi studi universitari di medicina e di specializzazione in Cardiochirurgia in Russia e nel 2000 arriva in Italia per seguire il master in cardiochirurgia pediatrica presso la International Heart School del Professor Lucio Parenzan, a Bergamo. Ha lavorato per diversi anni all’estero, da Parigi a Cincinnati, e guidato numerose missioni internazionali.

Tra i compiti che attendono il nuovo direttore, come ricorda il direttore Generale della Fondazione Monasterio, Marco Torre, è “contribuire allo sviluppo del Centro Interaziendale Meyer-Monasterio per la cardiochirurgia e cardiologia pediatrica”.

 

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