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Le memorie della pandemia raccolte a Montelupo entrano nell’Archivio dei Diari

Grazie al progetto “Ghostwriters” il Comune di Montelupo Fiorentino ha raccolte le storie di come i cittadini hanno vissuto la prima ondata di Covid-19: ora faranno parte dell’Archivio di Pieve Santo Stefano

Il diario collettivo della pandemia scritto dai cittadini di Montelupo Fiorentino entrerà a far parte dell’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
Una bella evoluzione per il progetto “Ghostwriters: Montelupo racconta”, lanciato nel corso della prima fase dell’emergenza sanitaria dal Comune che ha raccolto tantissime storie degli abitanti, che hanno raccontato come hanno vissuto la prima ondata di Covid-19.

Grazie al progetto infatti il Comune ha messo a disposizione lo spazio pubblico e virtuale del MMAB, il blog della Biblioteca, per tutti i cittadini che hanno avuto desiderio o necessità di condividere i propri pensieri, le proprie sensazioni e le proprie paure, durante il primo lockdown.

110 i contributi raccolti in due mesi

Il progetto “Ghostwriters” ha portato alla luce una serie di tratti comuni, rintracciabili in molti scritti, che hanno evidenziato le connessioni tra gli abitanti, ciò che li lega e li rende appartenenti alla stessa comunità. Oltre ad accogliere in due mesi 110 contributi da parte di altrettanti “scrittori fantasma”, il progetto è stato anche un modo per raccogliere in uno spazio e in un tempo limitati le testimonianze di molti che costituiranno la memoria di domani.

Ora queste memorie entrano a far parte dell’Archivio di Pieve Santo Stefano, che dal 1984 raccoglie le storie  autobiografiche di chiunque le voglia inviare, per salvarle dall’oblio, e ogni anno attraverso il Premio Pieve seleziona le più interessanti arrivate. L’Archivio fondato da Saverio Tutino oggi ne conserva oltre 8mila.

Il fondo Montelupo dentro l’Archivio dei diari

“È con grande piacere che accogliamo la notizia proveniente dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano che ha portato a compimento l’opera di catalogazione, archiviazione e indicizzazione del materiale che abbiamo inviato e che adesso costituisce il “fondo Montelupo” nell’archivio, a disposizione di ricercatori, studiosi o visitatori – sottolinea l’assessore alla cultura di Montelupo Fiorentino, Aglaia Viviani è un ulteriore riconoscimento del valore culturale e sociale del progetto che abbiamo realizzato. Crediamo che il lavoro, estremamente professionale e accurato fatto dall’Archivio di Pieve Santo Stefano, valorizzi ancora di più il progetto e soprattutto i singoli contributi che sono arrivati al Comune durante il primo difficile periodo che abbiamo attraversato.”
I diari resteranno visibili integralmente sul blog della biblioteca di Montelupo e saranno archiviati per la consultazione in loco a Pieve Santo Stefano.

Forte anche di questo successo, l’amministrazione comunale ha scelto di lanciare una nuova idea, che mira sempre a coinvolgere i cittadini in ambito culturale per rendere condiviso, vivo e di tutti il blog della biblioteca: il progetto “MONTELOOP: cultura non stop”. Ai cittadini viene chiesto di inviare recensioni di libri o di canzoni, in modo che lo scambio, che prima avveniva in presenza, magari proprio al MMAB oppure davanti a un caffè, adesso si trasferisca online senza perdere la propria forza e la capacità di passare la conoscenza, il sapere e la passione da una persona all’altra.

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