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Il ministro Bianchi a Didacta: “La scuola non solo non si arrende, sta aprendo il nostro futuro”

Il ministro dell’istruzione e il presidente della Regione Toscana sono intervenuti all’inaugurazione dell’evento nazionale più importante dedicato al mondo della scuola

Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi - © ANSA

Si è tenuta oggi pomeriggio la cerimonia inaugurale di “Didacta Italia” l’evento nazionale più atteso sul mondo della scuola. Per quattro giorni docenti, educatori, dirigenti scolastici, esperti e le principali aziende del settore si confronteranno online per trovare insieme nuovi approcci e soluzioni innovative per riformulare il sistema scolastico italiano anche alla luce dell’emergenza sanitaria nazionale.

Dopo i saluti del presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini in presenza dalla Sala Verde di Villa Vittoria a Firenze e l’intervento del sindaco di Firenze, Dario Nardella è stato trasmesso il saluto del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“A Didacta tutte le componenti della scuola si mettono insieme per approfondire e al contempo andare oltre. – ha dichiarato il ministro – Questa che chiamiamo fiera più che fiera vuole essere un grande luogo di incontro, una grande agorà in cui si ragiona su cosa deve essere il nostro sistema educativo e anche su cosa deve essere e cosa sarà il nostro paese.

Il mio è un gesto di orgoglio, sono contento di rappresentare questo nostro mondo, ma dall’altra parte è anche un richiamo al paese per riportare la scuola al centro, nel cuore del paese. Sono tantissime le riflessioni che saranno fatte per una scuola che deve essere inclusiva e deve saper integrare. Una scuola che deve essere il pilastro del nostro sviluppo.

Un paese non può crescere senza una scuola capace di essere il battito della comunità. E non vi è sviluppo se non vi è partecipazione. La partecipazione ancora una volta richiede educazione, la capacità cioè di conoscere le parole, di saperle usare. – ha concluso -La capacità non solo di fare di conto, ma di entrare nella logica. Buon lavoro a tutti, il vostro è un lavoro necessario. La scuola non solo non si arrende ma sta aprendo il nostro futuro.”

A seguire è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha dichiarato: La scuola è l’oggi, il futuro della scuola è oggi, come dice lo slogan di Didacta. Questa fiera è una bellissima iniziativa, quello che poteva apparire un handicap cioè il non poterla vivere in presenza è stato superato. Vedo molta vivacità e soprattutto un programma di assoluto rilievo.

In Toscana la scuola è  al centro, non è un caso che anche rispetto ad altre regioni abbiamo sempre voluto fare di tutto per tenere la scuola al centro di una comunità anche con le limitazioni del Covid. Dall’11 di gennaio abbiamo ridotto al 50% le scuole medie secondarie e superiori, ma sono state aperte nella gran parte del territorio toscano tranne per le zone rosse e lo saranno. Contemporaneamente la Toscana si è caratterizzata per la centralità dell’educazione e del vivere civile della comunità. 

Ormai è un anno che il Covid procura disagio sopratutto nei giovani. Il direttore del Meyer mi diceva che sono tanti i casi di difficoltà: attacchi di panico, reazioni all’isolamento, inquietudine. Ma la scuola sa essere protagonista per la valorizzazione e lo stimolo per le nuove generazioni. Io sono convinto che anche Didacta sarà occasione per uno stimolo forte per le nuove generazioni e perchè la scuola possa sentirsi centrale nella vita delle nostre comunità. Grazie per l’impegno messo nel tenere lo stesso un appuntamento in una situazione così particolare. La scuola è uno dei pilastri fondamentali per guardare al presente e al futuro”

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