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A Castiglioncello nasce il Museo della Città: in mostra la storia e i personaggi del borgo

Lo spazio espositivo sarà ospitato all’interno del parco di Castello Pasquini, dove si terrà anche il Festival Inequilibrio: concerti, spettacoli e proiezioni in programma dal 28 giugno al 9 luglio

Castello Pasquini (Castiglioncello, Rosignano Marittimo)

Verrà realizzato nel parco di Castello Pasquini, negli spazi del Centro per l’arte Diego Martelli, il Museo della Città di Castiglioncello, che è stato presentato questa mattina a Firenze, nella sede della Regione, insieme alla 26esima edizione del Festival Inequilibrio, realizzato e curato dalla Fondazione Armunia.

Il Museo e la Galleria espositiva al Castello Pasquini

Il Museo della Città sarà uno spazio espositivo che raccoglierà la testimonianza di tutti quei personaggi, donne e uomini, che con la loro presenza hanno dato lustro al borgo marinaro, quindi non solo pittori della scuola macchiaiola, ma artisti di vario genere, scrittori, politici, attori, registi, sportivi.

“Con soddisfazione mettiamo l’accento, oggi, su Castiglioncello, una delle località più belle della Toscana – ha commentato il presidente della Toscana, Eugenio Giani – resa famosa dalla scuola pittorica macchiaiola e dal cinema, meta di vacanza di importanti esponenti del mondo dell’arte e della cultura, un angolo di paradiso terrestre incastonato tra l’azzurro del mare e il verde delle colline a cui, non a caso, è stato dato l’appellativo di Perla del Tirreno. Con soddisfazione oggi siamo a presentare, assieme al Festival Inequilibrio, il Museo della Città e la Galleria espositiva che sorgeranno nelle aree di Castel Pasquini, ormai da molti anni sede di eventi culturali, mondani e letterari. La Regione ha contribuito con grande convinzione alla realizzazione di questi progetti”.

Il Museo sarà sede sia di un centro di arte e cultura multimediale permanente che di spazi per mostre e rassegne temporanee, ossia la Galleria espositiva.

“Il progetto ha due aspetti. Il primo è quello del recupero dell’edificio della Virgola, il suo restauro e la sua messa a norma. Il secondo concerne gli allestimenti veri e propri costituiti da un nuovo spazio espositivo permanente al piano terra, quello del Museo della Città, mentre al piano superiore saranno recuperate alcune aree per le esposizioni temporanee”, ha spiegato l’architetto Luca Schiavoni, che ha curato il progetto del Museo della Città. “Al Museo non saranno conservate opere materiali ma sarà tutto multimediale. Esso offrirà in rassegna la storia culturale ed artistica di Castiglioncello da Martelli e dai macchiaioli fino agli anni Sessanta, gli anni d’oro del cinema, quando il borgo divenne famoso in tutta Italia”.

12 giorni d’arte per il Festival Inequilibrio

Nell’occasione è stato presentato anche il 26esimo Festival Inequilibrio, la cui parola guida è sconfinare, e prevede dodici giorni d’arte e “nutrimento” per comprendere le trasformazioni del presente. Dal 28 giugno al 9 luglio tra Castiglioncello e Rosignano Marittimo si terranno più di cinquanta gli eventi tra spettacoli, concerti, proiezioni, tavole rotonde, presentazioni, attività collaterali ed incontri con le artiste e gli artisti, che impegneranno trentaquattro compagnie.

“Da oltre venticinque anni il Festival Inequilibrio contribuisce a fare del Comune di Rosignano Marittimo, in particolare di Castello Pasquini, un luogo di cultura e di sperimentazione per il teatro, la danza e le arti performative – ha sottolineato il sindaco di Castiglioncello Daniele Donatiè ormai un centro affermato e conosciuto a livello nazionale. Questo importante intervento, che darà una nuova destinazione alla Virgola, uno dei principali annessi del Castello, ci permetterà di valorizzare ancora di più la storia e la vocazione artistica del nostro territorio, con un Museo della Città innovativo e di facile fruizione da parte di cittadini e turisti.”

L’edizione 2023 del festival intende valorizzare l’interconnessione tra esplorazione artistica, cibo e cultura.

“Sconfinare sarà la parola guida, ossia lasciare cerchi aperti per nutrire lo stupore e l’imprevisto. La 26esima edizione del Festival continuerà ad essere humus per coltivare relazioni, luogo protetto dalle sfide del presente dove vivere l’arte, unico antidoto contro ogni tipo di sofferenza umana e discriminazione” ha concluso la direttrice artistica di Armunia, Angela Fumarola.

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