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Neve in Toscana, disagi sulla Montagna Pistoiese: migliaia di mucche e ovini a rischio

Problemi per la rete elettrica con diverse frazioni in black out. Critica anche la situazione dei collegamenti per gli alberi che via via cedono sotto il peso della neve, interrompendo la viabilità

Ancora nevicate e ancora disagi in Toscana, dove le precipitazioni nevose hanno raggiunto anche rilievi più bassi, collinari, sopra i 200 metri, oltre alle montagne dell’Appennino. Mercoledì 6 gennaio insieme a un netto calo delle temperature, ci sono state nevicate sui colli intorno a Firenze. Imbiancato in modo visibile Monte Morello a nord della città. Neve anche in Mugello, Chianti, Valdarno. Disagi importanti sono segnalati sulla Montagna Pistoiese dove nevica ancora, dopo i giorni scorsi. Alcune frazioni sono di nuovo senza corrente elettrica. “Ogni frazione collinare sopra i 400 metri – spiega Alessio Bartolomei, assessore alla Protezione civile del Comune di Pistoia – è invasa dalla neve. Ci sono anche situazioni critiche con cittadini isolati e addirittura di nuovo senza corrente elettrica nella zona di Piastre, Cassarese e Casamarconi. Decine gli alberi caduti lungo le strade. La protezione civile è in azione per cercare di liberare le strade ovunque sia possibile. Si raccomanda la prudenza a chiunque abbia assoluta necessità di muoversi”.

I volontari delle Misericordie verso Montagna Pistoiese, tra la neve si allestisce base soccorsi a Cutigliano

Misericordie in azione sulla Montagna Pistoiese, dove la situazione resta critica. Col buio ieri le attività sono state ridotte per sicurezza al minimo indispensabile, come le emergenze sanitarie, ma oggi arriveranno altri volontari. Mercoledì 6 gennaio è stata montata a Casotti di Cutigliano, accanto al Coc (Centro Operativo Comunale) la struttura della ‘Segreteria’ attraverso la quale le nuove squadre potranno essere incorporate nella colonna di protezione civile regionale. Alle Misericordie spetta infatti in questi giorni il coordinamento di turno delle forze del volontariato di protezione civile. In azione ieri anche due bobcat delle Misericordie e un mezzo spargisale, mentre la neve ha continuato a cadere per tutta la giornata. I volontari hanno dovuto lavorare per liberare un varco davanti alla sede della Misericordia di Abetone. Di nuovo problemi per la rete elettrica con diverse frazioni in black out. Critica anche la situazione dei collegamenti per gli alberi che via via cedono sotto il peso della neve, interrompendo la viabilità. “La situazione è in continua evoluzione – ha detto ieri Federico Bonechi, responsabile della protezione civile delle Misericordie della Toscana – si cerca di tenere le strade percorribili, anche per consentire i ricambi a chi sta lavorando quassù, ma un albero viene tolto e poco dopo ne cade un altro. E la neve continua a scendere. Col buio abbiamo ridotto l’attività al minimo, ma domattina ripartiremo appena farà giorno e sicuramente faremo arrivare altri volontari a dare una mano. Quella che abbiamo davanti sarà una lunga notte”.

Coldiretti, preoccupano allevamenti sull’Appennino innevato: mucche e ovini a rischio

Sono migliaia i bovini, le pecore e le capre a rischio in Toscana per la caduta della neve che bloccato la viabilità sulla montagna nel Pistoiese, in Lucchesia e in Garfagnana. Mobilitati anche i trattori degli agricoltori per pulire le strade e toglie dall’isolamento case, aziende e stalle. Questo è quello che emerge dal monitoraggio della Coldiretti che sta seguendo l’evolversi dell’emergenza maltempo. “Il crollo repentino delle temperature unito alla neve che è caduta su orti e stalle rischia – sottolinea la Coldiretti – di danneggiare le principali produzioni invernali, rendere difficile l’alimentazione degli animali e la consegna di latte e prodotti agricoli”. “È necessario intervenire immediatamente – conclude la Coldiretti – per ripristinare la viabilità montana e liberare i tetti di stalle e abitazioni prima che eventuali piogge rendano il peso insostenibile per le strutture”.

Neve: spargisale attivi da Firenze alla Versilia

Con le nevicate mezzi spalaneve e spargisale sono schierati oggi dalla Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze per mantenere il transito dei veicoli sulla viabilità provinciale. Le zone maggiormente interessate dal fenomeno nevoso, attualmente in atto, sono Alto Mugello, Mugello, Valdarno Superiore e Chianti Fiorentino. Sulla viabilità sono all’opera in maniera continuativa circa 45 macchine operatrici (spalaneve e spargisale). Le operazioni dureranno quanto necessario. La Città metropolitana raccomanda la massima prudenza alla guida e ricorda l’obbligo delle dotazioni invernali dei veicoli. Mezzi antineve in azione anche nella provincia di Lucca, non solo in Garfagnana ma anche in Versilia, dove sono state attivate misure anti-ghiaccio e neve. Il sale chimico viene distribuito sulle strade per prevenire il rischio ghiaccio e garantire la sicurezza stradale. La neve caduta leggera nelle scorse ore, specie su Pietrasanta, non ha provocato, al momento, particolari disagi o pericoli ma ora si mette in sicurezza la viabilità. Sono diverse le situazioni ritenute potenzialmente pericolose in particolare da e per le strade che portano alle frazioni collinare.

Grandinata su Grosseto, neve sull’Amiata, fiume Ombrone in piena, poi scende

Abbondante grandinata a Grosseto con l’ondata di maltempo che in questi giorni sta colpendo anche la Toscana e che ha provocato temporali e temperature rigide. Nevicate sul monte Amiata, dove si sono raggiunti i 150 centimetri di manto nevoso in vetta. Il Genio Civile ha nuovamente aperto il servizio di piena sul fiume Ombrone. Ieri si è aperta la seconda fase con il superamento del livello di 3 metri e mezzo all’idrometro del Berrettino. Una piena, questa, non del tutto attesa: ma le costanti e intense precipitazioni che hanno ingrossato i bacini dell’Arbia, del Merse e degli altri affluenti nel Senese, non potevano che produrre conseguenze anche sull’Ombrone. I tecnici del Consorzio di Bonifica, già attivi per il monitoraggio straordinario che va avanti ormai dalla giornata di Capodanno, hanno proseguito nella verifica di tutti i sistemi di protezione anche quando l’Ombrone ha toccato i 4,50 metri all’idrometro del Berrettino. Un livello che significa saturazione di tutta la sezione incisa del fiume e una modesta golena nelle zone più depresse. Situazione comunque che non ha mai destato preoccupazione: raggiunto il picco, la piena ha iniziato a decrescere, grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche.

 

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