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Torna la “Partita dell’assedio”: gli ex calcianti giocano per aiutare i malati di tumore

La partita che si giocherà in piazza Santa Croce venerdì 17 febbraio servirà a raccogliere fondi per le cure domiciliari oncologiche gestite dall’Associazione Tumori Toscana

Il corteo del Calcio Storico Fiorentino - © BAHADIR ARAL AVCI/Shutterstock

Dopo uno stop di due anni dovuto al Covid venerdì 17 febbraio si tornerà a giocare in piazza Santa Croce, a Firenze, la ‘Partita dell’assedio’ con protagonisti i calcianti dell’associazione ’50 Minuti’, che riunisce a scopo benefico gli ex calcianti.

Il ricavato della manifestazione andrà all’Associazione Tumori Toscana.

La manifestazione celebra la partita giocata dai fiorentini in piazza Santa Croce il 17 febbraio 1530 mentre la città era assediata dalle truppe dell’imperatore Carlo V, sceso in Italia per mettere fine alla Repubblica Fiorentina e riportare i Medici al potere in città.

La sfida, disputata ‘in scherno al nemico assediante’, è l’evento che Firenze ancora oggi rievoca ogni anno con il Torneo del Calcio Storico di giugno, accompagnato dal Corteo della Repubblica Fiorentina.

Il programma di venerdì prevede la partenza del Corteo della Repubblica Fiorentina dal Palagio di Parte Guelfa e l’arrivo in piazza Santa Croce intorno alle 14.30 dove, dopo lo schieramento, ci sarà l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi.

Il Magnifico Messere della partita sarà Giuseppe Spinelli, presidente dell’Att. Come si ricorda dal Comune non saranno allestite tribune e gli spettatori potranno liberamente assistere alla partita dal bordo campo: saranno presenti i volontari dell’Att per raccogliere le offerte a supporto delle cure domiciliari oncologiche.

“Una partita che lega la nostra tradizione con la solidarietà per l’Att – ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro – che ogni giorno, grazie al servizio di tanti professionisti e volontari, è al fianco dei cittadini malati di tumore e delle loro famiglie, offrendo cure e sostegno domiciliari”. “Questa edizione sarà per noi ancora più importante – ha aggiunto Michele Pierguidi, presidente del Calcio Storico Fiorentino e delegato del sindaco Nardella alle tradizioni popolari – perché per la prima volta l’evento è inserito ufficialmente nel calendario delle feste e manifestazioni del Comune di Firenze e organizzato dall’amministrazione comunale”.

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