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Premio Pieve Saverio Tutino, più vicina la costruzione della nuova “casa dei diari”

Presentata l’edizione numero 38. L’impegno della Regione per la nuova sede dell’Archivio nel Complesso delle Monache grazie al finanziamento del Ministero

diari pieve santo stefano

Pace e memoria, di come costruire la prima e di come valorizzare la seconda. Il premio Pieve Saverio Tutino 2022 prova a fare entrambe le cose, custodendo e attualizzando l’enorme patrimonio di cultura popolare che si trova in dote. Diari di straordinarie persone comuni, che come tessere di un mosaico ricostruiscono la storia contemporanea. L’edizione numero 38 (dal 15 al 18 settembre) continua nella sua missione di divulgazione e di scoperta di passati e vite e più o meno recenti. Con gli anni i tesori fatti di lettere e ricordi sono diventati tanti, tantissimi, e troveranno una nuova casa nel Complesso delle Monache, grazie al finanziamento del Ministero della Cultura.

La presentazione del programma di eventi nella sede della giunta della Regione ha voluto rimarcare il passaggio fondamentale che rafforzerà il Premio e la relativa Fondazione. Ormai, come ha ricordato il presidente della Regione Toscana, l’Archivio ha contribuito a dare una identità a Pieve Santo Stefano, un’identità che oltrepassa i confini della Valtiberina e dell’Italia. Una identità che ha fatto dell’Archivio un riferimento unico a livello nazionale e un modello studiato ed emulato in tutta l’Europa. Tanto da, come ha voluto sottolineare il presidente, risvegliare anche una forte attenzione del Governo. La Regione è infatti prossima a definire il sostegno economico grazie al quale si potranno creare forme di promozione e valorizzazione sempre più efficaci.

Tutto il materiale collezionato e custodito, così come sottolineato dal presidente della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, Albano Bragagni, troverà quindi una appropriata collocazione e una nuova casa nel Complesso delle Monache (nell’ex Asilo Umberto I) grazie a un importante finanziamento – circa 4 milioni di euro –  per la riqualificazione della nuova sede, inserito dal Ministro Franceschini all’interno dei “Grandi Progetti Beni culturali”.

Il Premio si aprirà  quindi giovedì 15 settembre con la presentazione di progetti e collaborazioni cruciali per l’Archivio: una tavola rotonda sul processo di conservazione e divulgazione del patrimonio culturale A che punto siamo con la digitalizzazione? – con Tiziano Bonini, Andrea Ciantar, Roberto Ferrari, Martina Magri, Alessandro Masserdotti, Paolo Simoni – e la presentazione del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, voluto da Ministero della Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria, con il coinvolgimento di molte realtà italiane e internazionali tra cui l’Archivio dei diari. Ne parleranno Nicla Buonasorte, Nicola Maranesi, Paolo Masini, Anna Villari.

Inoltre, alla giornalista Elena Testi il “Premio Tutino Giornalista” e al fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi il “Premio Città del diario”.

Qui il programma completo.

L’Archivio di Pieve Santo Stefano

L’archivio è stato fondato dal giornalista Saverio Tutino nel 1984. Dal 2013 ha anche un piccolo museo dove sono visionabili alcune memorie in forma digitale. Ogni anno l’archivio si arricchisce di nuovi diari inviati al Premio.

Oggi si contano oltre 9 mila diari, memorie e lettere di persone che raccontano il loro vissuto, la guerra, la malattia, l’emarginazione, il razzismo, la violenza familiare oppure l’amore e i viaggi. Il bello e il brutto della vita.

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