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In piazza contro il Dpcm: la protesta di ristoratori e tassisti a Firenze

Dopo le manifestazioni di ieri delle categorie economiche colpite dalle restrizioni anti-Covid sono previste altre iniziative sempre nel capoluogo toscano e a Prato

Fioccano le proteste in tutta la Toscana contro le misure restrittive dell’ultimo Dpcm, pensate per arginare la diffusione dell’epidemia, che mettono in difficoltà diverse categorie economiche.

Ristoratori in piazza Duomo e la protesta dei tassisti

Ieri è stata una giornata di manifestazioni a Firenze. Il mondo della ristorazione è sceso in piazza per la mobilitazione nazionale di Fipe-Confcommercio: più di 300 operatori, provenienti da tutta la Toscana, hanno manifestato in piazza Duomo davanti alla Presidenza della Regione, seduti a terra, intorno a tovaglie apparecchiate.
In piazza anche il governatore Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Chiediamo di poter lavorare, altrimenti questo è un lockdown mascherato“, ha detto il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.

Sempre ieri a Firenze hanno protestato anche i tassisti, con un carosello che dalla periferia è arrivato fino a piazzale  Michelangelo, passando per le vie del centro, suonando il clacson ed esponendo al finestrino cartelli come ‘Tutto chiuso, il taxi muore’. I tassisti hanno anche sostato in piazza della Signoria, occupandola per intero, e sono transitati in piazza Duomo a lungo applauditi dai ristoratori che manifestavano.

Altre due le manifestazioni contro il Dpcm previste a Firenze

Un’altra manifestazione contro il Dpcm, non autorizzata, è prevista venerdì sera a Firenze in piazza della Signoria, su cui il sindaco Dario Nardella ha espresso preoccupazione.
Sono molto preoccupato. Il volantino è anonimo, ne approfitto per invitare i cittadini che intendono manifestare  democraticamente a non partecipare – ha dichiarato Nardella – non è stata data informazione alle autorità competenti, né è stata concessa loro l’autorizzazione. I cittadini democratici e civili non partecipino a manifestazioni del genere, ce ne sono altre. Come quelle dei ristoratori e dei tassisti, molto accese ma pacifiche e democratiche. Dobbiamo stare molto attenti a non confondere legalità e illegalità“.

Sempre a Firenze sabato 31 ottobre alle ore 10.30, in via Cavour, davanti alla prefettura, è prevista l’iniziativa ‘Marcia della Liberazione’ che manifesterà il proprio “disaccordo con la gestione governativa dell’emergenza Covid” con un presidio di protesta “durante il quale – si legge in una nota – chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto cui intendiamo comunicare la nostra preoccupazione in merito alla gravissima situazione economica in cui versano, anche a causa delle politiche di contenimento, migliaia di lavoratori e centinaia di aziende“.

A Prato lumini in piazza come simbolo della chiusura delle aziende

Infine venerdì prossimo a Prato si terrà una mobilitazione contro il Dpcm. Organizzata da tre consiglieri comunali di opposizione – Claudio Belgiorno (FdI), Leonardo Soldi e Claudiu Stanasel (entrambi eletti nella Lega) – si terrà alle 18.30 in piazza delle Carceri.
La coreografia per la protesta prevede lumini accesi con impresso il nome di persone o aziende.Quando la città si spegne – ha spiegato Claudio Belgiorno – noi accenderemo i nostri lumini con il nome dell’attività o del gestore. Un modo per protestare, ma nel rispetto delle regole”.

La manifestazione – sostengono i consiglieri in una nota – “è apartitica e prevede anche la testimonianza di alcuni imprenditori che parleranno direttamente dalla piazza“, oltre ad altri che saranno collegati sulla pagina Facebook dell’evento. Per partecipare si potrà portare un lumino in piazza venerdì dalle 15 alle 18, apponendo il proprio nome o quello dell’azienda.

 

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