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Ricerca e salute, nasce l’ecosistema toscano dell’innovazione: 110milioni di euro dal Pnrr e 300 assunzioni

Sette università, sei enti pubblici di ricerca, nove soggetti privati: è la rete che costituisce il Tuscany Health Ecosystem. Giani: “Salto in avanti nel settore delle life sciences. Coinvolgeremo tanti giovani ricercatori”

Ricerca - © murat photographer

Si chiamerà Tuscany Health Ecosystem, meglio conosciuto con l’acronimo The, ed è un vero e proprio ecosistema dell’innovazione toscano che punta a sviluppare e consolidare l’area delle scienze della vita. Una rete che collegherà competenze scientifiche e tecnologiche sulla salute e il benessere e che unisce ben 22 realtà toscane: 7 università, 6 enti pubblici ed enti pubblici di ricerca, 9 imprese o soggetti privati. Capofila è l‘Università di Firenze per il progetto che si inserisce nel solco delle linee strategiche tracciate dalla Regione Toscana.

The è uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione finanziati nell’ambito della Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Istruzione e Ricerca), l’unico dedicato al settore delle life sciences, e riceverà dal Ministero dell’Università e della ricerca un finanziamento di 110 milioni di euro. Durerà tre anni e parte dei fondi, attraverso bandi pubblici, sarà destinato alla ricerca applicata ad aziende e spin off nonché all’assunzione a tempo determinato di circa 300 nuovi giovani ricercatori.

Un polo di conoscenze che rappresenta, come ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso della presentazione a Palazzo Strozzi a Firenze, “un passaggio cruciale che proietta ulteriormente la Toscana nel futuro. Distretto delle scienze della vita, nascita del Biotecnopolo di Siena, investimenti privati per la piattaforma logistica nell’interporto di Guasticce, ora questo grande e generoso contributo da parte del mondo accademico alleato del tessuto produttivo: è evidente il salto in avanti che tutti insieme stiamo facendo, a partire proprio dal settore delle life sciences. Una regione sempre più consapevole della direzione verso cui andare, quella dell’innovazione, dello scambio tra Università e imprese, del trasferimento tecnologico. Oggi è un bel giorno per i nostri territori, che dà speranza, anche alle giovani generazioni. Mi piace sottolineare che l’intera operazione consentirà a molte ragazze e ragazzi che vogliono fare ricerca di essere coinvolti in un percorso interessante e promettente”.

Struttura e  missione del Tuscany Health Ecosystem

La struttura è organizzata secondo il modello hub & spoke. La funzione di hub (coordinamento e gestione delle attività) sarà svolta da una società consortile appositamente costituita il 9 giugno scorso, che conta 12 membri: le Università di Firenze, di Pisa e di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Imt Scuola Alti Studi Lucca, l’Università per Stranieri di Siena, l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Toscana Life Sciences, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Confindustria Toscana.

“Tuscany Health Ecosystem rappresenta una sfida importante – dichiara Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze –  i processi di innovazione nelle scienze della vita richiedono un approccio multidisciplinare, competenze specialistiche di alto livello, contaminazione incrociata di tecnologie e conoscenze, un dialogo efficace con e tra ricercatori, clinici, aziende, istituzioni, consulenti, facilitando la loro interazione. THE conta su tutti questi elementi e può rispondere ai bisogni di innovazione e formazione del settore, consentendo il consolidamento dell’ecosistema regionale e rafforzandone la competitività su scala regionale, nazionale e globale”.

L’obiettivo è generare innovazione in maniera rinnovabile e sostenibile, creando valore per tutti gli attori che lo animano e per le comunità di riferimento. Spinge la ricerca verso il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi. Le attività si articoleranno in 10 settori o nodi di ricerca (spoke), tutti legati a tematiche avanzate di scienze della vita e affidati alla responsabilità di uno dei membri dell’ecosistema.

Nel dettaglio, l’ecosistema affronterà i temi delle radioterapie avanzate e della diagnostica in oncologia, della medicina preventiva e predittiva, delle tecnologie, metodi e materiali avanzati per la salute e il benessere dell’uomo, delle nanotecnologie per la diagnosi e la terapia, dell’implementazione e innovazione per la salute e il benessere, della medicina di precisione e assistenza sanitaria personalizzata, dell’innovazione della medicina traslazionale, delle biotecnologie e imaging nelle neuroscienze, della robotica e automazione per la salute, della salute della popolazione.

“La finalità del progetto, quella di rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, si pone pienamente in linea con gli obiettivi perseguiti dalle politiche regionali che, con diversi strumenti, da tempo mirano a favorire la collaborazione fra i diversi attori del sistema – aggiunge l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardinile capacità innovative di un territorio, infatti, non dipendono solo dagli investimenti in ricerca dei singoli ma, soprattutto, dalla capacità di metterli a frutto attraverso relazioni di cooperazione fra le diverse parti dell’ecosistema. Sono certa che con il progetto The nascerà un grande gioco di squadra nel quale la collaborazione virtuosa fra il mondo della ricerca, le imprese, le amministrazioni pubbliche consentirà di affrontare le grandi sfide con le quali siamo chiamati a confrontarci e di rilanciare un percorso di crescita sostenibile – sia in termini sociali che ambientali – per la nostra regione”.

 

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