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Sedici rare cere barocche del marchese Ginori donate al Museo del Bargello di Firenze

Tra le sculture donate c’è anche la cera tratta dalla Flagellazione di Alessandro Algardi e l’originalissimo Vaso con il Trionfo di Nettuno. Le prime cinque opere restaurate verranno esposte nel 2023 nella nuova sala dedicata

Cera barocca Ginori

Sedici cere barocche entrano al Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Il nucleo di opere rarissime è stato donato dal Marchese Lionardo Lorenzo Ginori Lisci e dal 2023 andranno ad arricchire la nuova Sala della Scultura Barocca del Museo.

Tra le opere donate c’è anche la cera tratta dalla Flagellazione di Alessandro Algardi (1598-1654) che illustra la fortuna che il celeberrimo gruppo in bronzo dello scultore bolognese, attivo a Roma, continuò a godere fino al Settecento inoltrato. Vanno poi segnalati l’originalissimo Vaso con il Trionfo di Nettuno, ideato da Massimiliano Soldani Benzi nel 1721, e derivato dalle forme acquistate nel 1744 dal Marchese Carlo Ginori dal figlio dello scultore, Ferdinando, e il grande rilievo in cera di Giovan Battista Piamontini, con il Massacro degli Innocenti, da un modello di Giuseppe Piamontini.

L’esposizione dopo il restauro

A seguito della donazione è stata avviata una campagna di restauri di queste delicatissime opere su una prima selezione di cinque cere.

Le opere restaurate saranno esposte nel 2023 nella nuova sala del Museo Nazionale del Bargello dedicata alla scultura barocca, di cui a breve sarà pubblicato il bando per la realizzazione delle nuove vetrine che, insieme con un moderno impianto di climatizzazione,già realizzato nel corso del 2021, consentirà di esporre le cere in sicurezza.

Nella nuova sala le opere saranno poste accanto a quelle di Massimiliano Soldani Benzi, di Giuseppe Piamonti, di Alessandro Algardi e altri esponenti del barocco romano e fiorentino per inserire la produzione avviata dal marchese Ginori per la Manifattura nella più ampia cornice della scultura in bronzo, argento e marmo del barocco fiorentino.

La donazione è la valorizzazione di una parte del  patrimonio che il marchese Carlo Ginori, fondatore della prestigiosa Manifattura nel 1735, ha costruito negli anni. Fin dai primissimi anni di attività acquistò numerose forme dalle botteghe dei principali scultori fiorentini perché fossero poi utilizzate nella produzione di porcellane, dando così impulso ad una produzione scultorea originalissima che diventò ricercatissima nelle corti italiane ed europee.

Da queste forme, realizzate dai maggiori protagonisti del barocco fiorentino – da Massimiliano Soldani Benzi (1656-1740) a Vincenzo Foggini (1700-1760), da Giovanni Baratta (1670-1747) a Giuseppe Piamontini (1644-1762) – il marchese con i suoi primi artisti formatori trassero dei modelli in cera che venivano allestiti nella sala dei calchi in Manifattura, in modo che i diversi committenti potessero selezionare o scegliere di modificare il modello in fase di realizzazione della porcellana.

Particolare da ALESSANDRO ALGARDI (1598-1654) – La Flagellazione – cera_ h. cm 31,5 – dopo il restauro

 

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