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Sei giovane e donna? Il microcredito della Regione Toscana può aiutarti ad aprire la tua impresa

Il 6 dicembre sarà operativo il nuovo bando per la fase iniziale di sviluppo di micro e piccole iniziative imprenditoriali o attività libero professionali realizzate da giovani, donne o destinatari di ammortizzatori sociali

La Regione Toscana sostiene le donne e i giovani che vogliono iniziare una nuova impresa e entrare così nel mondo del lavoro.

Il 6 dicembre sarà operativo il nuovo bando per la fase iniziale di sviluppo di micro e piccole iniziative imprenditoriali o attività libero professionali realizzate da giovani (fino a quaranta anni), donne o destinatari di ammortizzatori sociali.

Il bando, che rinnova il precedente, rientra tra le misure di Giovanisì – il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani – e sarà a sportello. Le domande saranno dunque evase in base alla data di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse.

Lo strumento utilizzato è quello del microcredito, con finanziamenti a zero interessi fino ad un massimo di 24.500 euro e comunque non oltre il 70 per cento dei costi ammissibili del progetto.

Con ulteriori 5 milioni e 300 mila euro messi di recente a disposizione, il fondo conta in questo momento 59 milioni. Quarantotto sono già oggetto di prestiti.

Il prestito è a zero interessi in sette anni e la prima rata dopo 21 mesi. Il rimborso avverrà in rate trimestrali.

“Naturalmente – spiega l’assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras – parliamo di un fondo di rotazione, che sarà nel tempo alimentato anche dai rientri dei finanziamenti concessi”. “Si tratta – prosegue – di un modo per sostenere i giovani che vogliano cimentarsi con nuove idee ma hanno necessità di liquidità per partire. Ma con la stessa misura aiutiamo pure categorie a volte svantaggiate come le donne o chi, fino ad oggi magari lavoratore dipendente, per almeno sei mesi negli ultimi tre anni è stato soccorso con ammortizzatori sociali ed ora vuole provare a mettersi in proprio”.

Come può essere usato il finanziamento

Il prestito potrà essere impiegato per acquistare impianti, attrezzature e beni utili all’attività dell’impresa – ma anche (con il limite del 50 per cento) per interventi murari connessi al progetto di investimento – oppure per licenze e brevetti e, nella misura del 30 per cento, per utenze, affitti e scorte.

Il progetto dovrà complessivamente essere pari ad almeno ottomila euro.

Chi può fare domanda

Dell’aiuto potranno usufruire aziende e professionisti che operano o opereranno nel manifatturiero, artigianato e turismo, nel commercio, nella cultura e terziario. Un ventaglio dunque molto ampio.

Può fare domanda chi ancora non ha avviato l’attività (ma intende farlo entro sei mesi dalla ammissione alla richiesta di contributo) come chi già un’impresa ce l’ha, purché non l’abbia costituita da più di due anni. Sono esclusi dall’agevolazione persone fisiche già socie di società a responsabilità limitata che svolgono la medesima attività per cui si richiede il finanziamento.

Le domande si presentano on line, attraverso il sito di Toscana Muove, www.toscanamuove.it, raggruppamento temporaneo di imprese composto da FidiToscana (la finanziaria della Regione), Artigiancredito Toscano e Artigiancassa.

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