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A Siena riaprono i Bottini, l’antica rete di acquedotti sotterranei

I Bottini torneranno a metà novembre a essere visitabili: il Comune infatti ha reso sicuro il percorso sotto la città

I bottini di Siena

Torneranno a essere visitabili a Siena da turisti e cittadini i Bottini, l’antica rete di acquedotti che si sviluppa nel sottosuolo della città e che ancora oggi alimenta le fonti storiche senesi, tra cui Fonte Gaia in Piazza del Campo.

Ieri il sindaco Luigi De Mossi ha effettuato un sopralluogo sul tratto che dalla Biblioteca Comunale degli Intronati arriva fino a Fonte Gaia (lungo circa 320 metri). Insieme ad alcuni tecnici comunali sono stati in particolare verificati i nuovi sistemi di allarme che permetteranno di riaprire alle visite in piena sicurezza.

Il percorso messo in sicurezza

Lungo il percorso prescelto per le visite, infatti, l’amministrazione comunale, come da progetto approvato per il tratto in oggetto dalla competente Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto, ha installato diversi pulsanti sos collegati ad operatori addestrati che rispondono da remoto e che, in caso di necessità, possono assicurare un pronto intervento.

Il sindaco ha percorso con i tecnici il tratto, testato personalmente tutte le stazioni di allarme e ha completato il percorso uscendo in piazza del Campo. “È stata un’esperienza intensa e interessante – ha detto De Mossiche sono contento presto i senesi e i visitatori potranno tornare a fare. Grazie all’intervento del Comune il percorso è stato messo in sicurezza, cosa che permetterà una riapertura a breve”.

I Bottini visitabili da metà novembre

I Bottini sono una rete di cunicoli scavati nel tufo sin dal tempo dei Romani, che si estende per oltre 25 chilometri sotto Siena, un capolavoro di ingegneria idraulica che per secoli ha raccolto l’acqua piovana e l’ha portata nelle fonti e nelle case della città e oggi si propone come un percorso turistico affascinante.

Dopo il sopralluogo di ieri dovrà adesso completarsi l’iter per la riapertura, con le visite guidate che torneranno ad essere
effettuato in collaborazione con l’associazione “La Diana”, in un percorso virtuoso che, nelle intenzioni dell’amministrazione, prevede anche il rilancio del Museo dell’Acqua. I prossimi step prevedono un ulteriore test assieme ai vigili del fuoco. L’ipotesi sulla riapertura del tratto è per la metà del mese di novembre.

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