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Siena, dal cantiere del centro storico riaffora uno scheletro medievale

Durante i lavori alle tubature, a soli 50 centimentri sotto il manto stradale, scoperta la tomba di una donna perfettamente conservata risalente al Tardo Medioevo. I reperti sono stati rimossi dalla Soprintendenza e ora verranno analizzati

scheletro medievale siena - © Aldo Tani

Il Medioevo riaffora a Siena, basta scavare di soli pochi metri e sotto le strade del centro storico riemerge la città che fu. Via Camollia, contrada dell’Istrice, dagli scavi del cantiere dell’Enel – a circa 50 centimetri di profondità –  appare uno scheletro umano, perfettamente conservato e integro, che poi gli archeologi dateranno come risalente al Tardo Medioevo.

Il ritrovamento è avvenuto martedì 21 marzo, di fronte alla Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio, nel corso dei lavori con scavi a bassa profondità di manutenzione stradale e della condotta idrica ed elettrica. Gli specialisti della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo erano già sul posto – come sempre previsto nei casi di lavori in centro storico – e sono intervenuti immediatamente.

Lo scheletro appartiene a una donna 

Potrebbe essere una “tomba medievale associata alla chiesa”, spiega Maria Gabriella Carpentiero, archeologa della Soprintendenza. “Si tratta del corpo di una donna adulta. Sembra una tomba povera quindi non si dovrebbe trattare di un personaggio di spicco”. Inoltre, vicino alle ossa, di fianco al femore,  è stato ritrovato anche un chiodo di bronzo, uno spillone necessario per avvolgere il corpo in un sudario.

Si tratterebbe di una donna povera, come si desume dall’assenza di particolari corredi, sepolta in una tipica tomba medievale situata accanto alla chiesa. Si presuma risalga al Tardo Medioevo e gli indizi che avvalorano questa tesi sono diversi, secondo gli esperti: la vicinanza del ritrovamento ad una chiesa della stessa epoca e gli scavi precedenti condotti nella zona che hanno portato a trovare più volte sepolture risalenti al 1200 e al 1300.

La tomba in tutte le sue parti e lo scheletro sono stati rimossi e trasferiti alla Soprintendenza, nei locali della Fortezza di Siena, per gli studi e le analisi dei professionisti. Nella zona, si precisa, non saranno previsti altri scavi.

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