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Stati generali delle società sportive: in mille per parlare di impianti e caro bollette

Dibattito al Tuscany Hall a Firenze: per il ministro Abodi possibili risorse da ogni ministero, Giani propone una maggiore presenza dell’educazione fisica dalla primaria

Gli stati generali delle società sportive

Lo sport deve diventare cultura“. Con questo slogan si è svolta a Firenze, al Tuscany Hall, la seconda edizione degli Stati generali delle società sportive: quasi mille partecipanti all’evento promosso dal Coni di Firenze. Una mattinata di confronto con istituzioni, enti sportivi e scolastici, amministrazioni locali, l’istituto Credito sportivo, dirigenti e club.

Un dibattito incentrato sui temi del rapporto tra scuola e sport, l’impiantistica, la riforma dello sport, le problematiche legate alla pandemia e al caro bollette, il tutto in attesa dell’entrata in vigore della riforma dello sport.

Sport, risorse da tutti i ministeri

Dobbiamo fare in modo che tutte le realtà e le istituzioni dello sport ritrovino quell’armonia che è stata persa. Ci sono tutte le condizioni per farlo – ha dichiarato il ministro per lo sport Andrea Abodi intervenendo da remoto -. Dal punto di vista finanziario possiamo raccogliere risorse in tutti i ministeri. E inoltre bisogna aiutare le società sportive a imboccare la strada dell’efficientismo energetico: per questo, d’accordo con il ministro Giorgetti, cercheremo l’anno prossimo di varare una norma per cercare di portare le società a consumare meglio ricorrendo sempre più da fonti rinnovabili“.

Quindi ha dedicato un passaggio sui Giochi della Gioventù: “Avranno contenuti civici e culturali, in modo da rappresentare un’occasione di crescita morale“, ha chiosato Abodi.

Nel corso dei lavori è intervenuto, sempre da remoto, il presidente del Coni Giovanni Malagò: “La situazione è complicata e difficile. Se non fosse così non saremmo continuamente a chiedere aiuti e supporti per una filiera, quella dell’associazionismo sportivo, che tiene in piedi l’intero sport italiano e va assolutamente sostenuta. Per questo mi sto battendo per avere prima possibile forme di supporto“.

Gli investimenti del Comune di Firenze

Tra i vari interventi anche quello del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Investiremo 6,5 milioni euro sulle piscine, interverremo anche sulle strutture per l’atletica e abbiamo destinato 120mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Va affrontata la questione della manutenzione e della gestione degli impianti, andranno introdotti strumenti più efficaci al riguardo, magari con le energie rinnovabili. Grandi eventi? Hanno senso se sono collegati alle società sportive”.

Giani e lo sport più presente dalla primaria

E’ stato fatto un grande lavoro dal delegato del Coni Fabio Giorgetti portando a un’assemblea più di 700 tra operatori, dirigenti e sportivi, di quello sport dilettantistico che poi è lo sport vero, che anima i presidi delle 10.800 società sportive che in Toscana contano più di 400 mila iscritti” ha detto il presidente Giani commentando i numeri degli Stati Generali delle Società Sportive.

Sul tema dello sport più presente nella scuola, Giani si è augurato che, come negli altri paesi europei, siano almeno due ore o un’ora con istruttori specializzati anche nella scuola primaria.

Lo sforzo della Regione per gli impianti

Il presidente Giani ha poi parlato di impiantistica: “la Toscana negli ultimi due anni ha messo 32 milioni con bandi rivolti ai comuni. Altri 10 milioni li metteremo nel bilancio del 2023. E abbiamo voluto dare un segnale forte destinando 5 milioni su quello che potrà chiamarsi impianto Pegaso, la piscina di San Bartolo a Cintoia. Insomma un impegno forte anche sull’impiantistica da parte della Regione”.

Sport tra le priorità del governo

A conclusione della giornata di confronto ha parlato Fabio Giorgetti, delegato provinciale Coni di Firenze: “L’aumento smisurato delle utenze rischia di mettere in ginocchio realtà che hanno interesse pubblico ed educativo. C’è bisogno di mettere lo sport tra le priorità nella gestione dei nostri comuni, di modificare la legge regionale, consentire a chi gestisce impianti di essere autosufficiente da un punto di vista energetico. Gli Stati generali delle società sportive vogliono essere un punto di riferimento, uno strumento di servizio ed un ‘tavolo’ di condivisione e di ricerca di soluzioni“.

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