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Ti do aiuto, ecco l’associazione a supporto di chi è stato in terapia intensiva

Un’iniziativa a sostegno dei malati nel lungo percorso della riabilitazione e dei loro familiari per affrontare le conseguenze psicologiche

Nasce Ti do aiuto, prima associazione a supporto delle terapie intensive

Io ti do aiuto” è l’associazione che offre supporto sia materiale che fisico a chi ha vissuto l’esperienza della terapia intensiva e ai familiari di chi ha avuto un periodo di permanenza in ospedale. Un’associazione che punta a sostenere il percorso di riabilitazione, vuoi per le cure particolari che è necessario riservare o anche solo per un supporto psicologico per tornare alle attività sociali. Nata per volontà di chi ci è già passato, l’associazione “Io ti do aiuto” è presieduta da Luigi Paccosi, presidente di Cesvot e riunisce al momento 40 soci.

L’associazione è composta da medici, pazienti e familiari di tutta la regione e si propone di diffondere le buone pratiche per la cura dei pazienti anche attraverso il dialogo fra i medici dei vari ospedali. Tra gli obiettivi dell’associazione: collaborare con le istituzioni e la società civile per svolgere un’azione costante e duratura per umanizzare le cure in terapia intensiva e l’accompagnamento e il supporto delle persone guarite da una grave malattia acuta. Inoltre, promuovere l’informazione sulle cure dopo un ricovero in terapia intensiva; supportare e farsi carico di interventi rivolti ai familiari (caregivers) che si occupano dei pazienti dimessi da una terapia intensiva.

L’azione dell’associazione va a colmare un vuoto e quindi è quantomai importante – ha detto il presidente Eugenio GianiLa parola terapia intensiva mi è diventata vicina da quando sono presidente perché è passata da una dimensione di nicchia a una dimensione di massa ed io, che ci sono a tu per tu ogni giorno con i bollettini Covid che mi aggiornano quotidianamente, ho preso coscienza di quanto la terapia intensiva sia una dimensione a cui si può arrivare tutti”.

Giani ha sottolineato che “il veder nascere un’associazione in questo tessuto straordinario è una bellissima notizia. Augurandole buon lavoro dico, fin da adesso, che la Regione c’è e che sarà al suo fianco”.

Fisioterapia

Io ti do aiuto” intende contribuire concretamente ad una organizzazione su larga scala dell’offerta socio-sanitaria. Da qui l’impegno, attraverso la collaborazione tra cittadini, enti pubblici e privati, associazioni ed enti del terzo settore in genere, nella costruzione di una rete di Centri di assistenza (Recovery Center) disegnati espressamente per le persone che sono state ricoverate per un periodo significativo in una terapia intensiva per insufficienza respiratoria, trauma, infezioni gravi, gravi disfunzioni d’organo e altre condizioni con lo scopo di prevenire ulteriori complicanze, accelerare il processo di recupero e supportare la persona nel reinserimento sociale.

E’ importante – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardiche ci siano associazioni che si propongono come finalità quella di collaborare e stimolare le istituzioni e il sistema sanitario nel suo complesso. Credo sia importante avere un’associazione composta da professionisti, pazienti, familiari, che si occupa di chi in qualche modo è segnato da simili cicatrici e che garantisce un supporto e un’attenzione che coinvolgono anche il nucleo familiare. Aver presentato questa nuova realtà in Regione è il segnale dell’approccio di “Ti do aiuto”, che non è antagonista rispetto alle istituzioni ma è collaborativo e sicuramente sarà di stimolo e di supporto a tutti noi”.

Un ricovero prolungato in terapia intensiva è molto impattante sulla vita del paziente e della sua famiglia e la sua ripresa richiede moltissimi sforzi – ha detto l’assessore alla sanità Simone BezziniLa persona, nella maggior parte dei casi, lascerà la terapia intensiva, biologicamente guarita, o quasi, ma spesso poi iniziano a emergere altre problematiche: disturbi psicologici, cognitivi, fisici che si raggruppano, appunto, sotto il nome di sindrome da post terapia intensiva”.

L’assessora al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro ha definito un segnale importante quello lanciato dall’associazione “Io ti do aiuto“. “Sono sicura che oltre al supporto ai cittadini e ai familiari, servirà da pungolo e da stimolo a noi rappresentanti delle istituzioni per indirizzare la cura in un modo sempre più pragmatico ed efficace così da migliorare il nostro sistema che sappiamo essere già di buon livello, ma che dobbiamo far puntare sempre più in alto”. Ha infine ricordato in conclusione che il supporto è emotivo, psicologico, sociale.

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