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Turismo sostenibile, a caccia di tabernacoli con QR code e smartphone

Il progetto di Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue rende luoghi parlanti 37 gioielli di arte fede e architettura

Tabernacolo delle cinque lampade

Si trovano a ogni angolo delle vie in centro a Firenze. Gioielli di arte, fede e architettura a cui spesso neanche prestiamo attenzione: sono 37 i tabernacoli da oggi “hi tech” attraverso un sistema di targhe interattive. Così diventano Luoghi Parlanti®. Merito di QR code e smartphone che permettono di trovarli e di conoscerne la storia.

I 37 tabernacoli sono entrati a far parte dell’omonimo progetto di “turismo sostenibile” di Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue. Un nuovo modo di esplorare il territorio per il viaggiatore contemporaneo con strumenti disponibili a chiunque: QR code e smartphone.

Tabernacolo delle Fonticine

I tabernacoli erano altari a cielo aperto per celebrare messa durante le pestilenze. Edicole che accompagnavano al patibolo i condannati. Immagini sacre che ispiravano i pellegrini sul cammino e attiravano offerte. Tante volte si sono consumati efferati delitti di fronte a queste piccole cappelline.

Con la collaborazione di Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini, nell’ambito del 2/o Festival delle Associazioni Culturali, una selezione di tabernacoli del centro storico della città sono tornati all’antico splendore. Oggi si raccontano a chiunque voglia ascoltarli.

Avvicinando il telefono all’apposita targa digitale si potranno avere informazioni, cenni storici, curiosità e suggerimenti per completare il proprio percorso di visita sul territorio. Inoltre si potrà interagire, condividere foto, consigli ed esperienze caricandole sulla piattaforma digitale di luoghi parlanti.

La presentazione del progetto con Francesca Fiorelli, Antonia Ida Fontana, Carlotta del Bianco e Lorenzo Manzani

Tra le opere di maggior rilievo che sarà possibile riscoprire ci sono il Tabernacolo delle Fonticine in via Nazionale, splendido esempio di arte robbiana; l’immagine all’angolo tra piazza Santa Maria Novella e via della Scala, voluto dall’Arte dei Medici e degli Speziali; l’edicola tra via del Porcellana e via Palazzuolo, legato all’antico ospedale del Porcellana. E poi il tabernacolo “delle cinque lampade”, di fronte a cui nel 1731 venne ucciso Tommaso Bonaventuri, funzionario di corte del Granducato di Toscana. Il tabernacolo tra via Sant’Antonino e via Faenza con un’immagine mariana ritenuta protettrice di inquilini e sfollati. L’immagine tra via del Leone e via della Chiesa, attribuita al figlio di un allievo di Giotto. Cinque gli itinerari suddivisi per zone per visitarli.

Il progetto dei “tabernacoli parlanti” è presentato nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine: fino al 30 settembre moltissime iniziative e oltre 40 realtà coinvolte tra visite guidate, concerti, cinema, teatro, conversazioni e approfondimenti su arte, letteratura e storia in 34 luoghi inconsueti e affascinanti della città.

I tabernacoli entrano così nella rete che già coinvolge 20 territori da Trieste a Roma, da Milano a Napoli. A Firenze il primo luogo parlante è Palazzo Coppini, dimora storica, museo e centro congressi internazionali, sede del Movimento Life Beyond Tourism. Ci sono poi 9 comuni del Mugello e le Terre Canavesane. Da poco i Luoghi Parlanti® sono anche una guida cartacea, grazie alla collaborazione con Touring Club.

Il concetto alla base di una rete in costante crescita dei Luoghi Parlanti® è quello di narrare ogni destinazione in un’ottica glocal, ribaltando culturalmente la figura del viaggiatore che così diventa un vero e proprio residente temporaneo del luogo che lo ospita.

Il Movimento Life Beyond Tourism nasce per mettere in pratica i princìpi della filosofia teorizzati dalla Fondazione Romualdo Del Bianco nella sua ultratrentennale esperienza di dialogo tra culture per il rispetto reciproco, la valorizzazione dei territori e dei loro saperi e saper fare.

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