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Un giorno da rugbista, in Toscana porte aperte a ragazzi e famiglie

La palla ovale ha sempre più proseliti tra i giovani, da qui l’idea di offrire un allenamento di prova in uno dei 48 club della regione

Rugby giovanile – © Roberto Bregani/Fotosportit

Avvicinare i giovani e le loro famiglie al rugby, in tutta la Toscana. Far provare a bambini e ragazzi, l’emozione di giocare con la palla ovale respirando la cultura sportiva che permea questa disciplina.

Si chiama “Un giorno da Rugbista” l’iniziativa lanciata dall’area “Promozione & Sviluppo” della Federazione Italiana Rugby in collaborazione con il Comitato regionale ed i club toscani.

A marzo ed aprile i 48 club in Toscana apriranno le loro porte per ospitare chi voglia mettersi alla prova in una seduta di allenamento. L’elenco delle società è facilmente consultabile sul sito federugby.it, alla sezione “Rugby per Tutti”: basterà poi contattare il club prescelto per chiedere gli orari e le modalità di partecipazione.

Palla ovale, trend positivo in Toscana

Gli ultimi dati relativi al settore di propaganda giovanile della FIR registrano un trend positivo anche per la Toscana, con il numero di giovani e giovanissimi che, dopo i mesi difficili legati alla pandemia, stanno tornando a praticare la disciplina. La Toscana, in termini numerici di nuovi appassionati, è ai primi posti in Italia.

Rugby al femminile

Questa iniziativa – spiega Francesco Grosso, responsabile nazionale Promozione e Sviluppo di FIR – è un modo di sperimentare il gioco, ma anche l’esperienza di vivere assieme, figli e genitori, il clima che si respira all’interno delle nostre strutture, in particolare nelle nostre club house. E’ un momento di festa che abbiamo voluto per continuare nel percorso di crescita ripreso dopo la pandemia, e che fa da ponte primaverile al grande evento di settembre, denominato il mese del rugby”.

L’attenzione per il rugby integrato

La Federazione Italiana Rugby, impegnata anche per il 2023 nello sviluppo del rugby integrato, pensato per atleti con disabilità intellettivo-relazionale, ha allargato anche a questo progetto l’iniziativa. “E’ una bellissima occasione per superare insieme le barriere – specifica Grosso – e coinvolgere quanti più ragazzi e ragazze possibile, a prescindere dal proprio livello di abilità. Il rugby è veramente per tutti, ed la nostra iniziativa andrà a confermarlo”.

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