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Vaccini, dal primo febbraio scatta l’obbligo per gli over 50. Giani: “I no-vax ora sono 93mila”

Cosa cambia e dove serve il green pass. Il presidente della Regione: “I non vaccinati sono diminuiti e questo è un grande risultato”

Dal primo febbraio scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50: controlli a campione e multe per chi non è immunizzato. Dal 15 febbraio, poi, per loro l’obbligo si estenderà anche per accedere ai luoghi di lavoro, pena la sospensione dalle funzioni senza stipendio.

In Toscana, come spiegato dal presidente Eugenio Giani, sono circa 93mila i no vax:  “Sicuramente abbiamo fatto molto: i toscani sono oltre 3,6 milioni e il fatto che i no vax sono ora diminuiti a 93.000” in questa fascia di età “è indubbiamente un ottimo risultato”. “Per me – ha concluso il presidente  – l’obbligo vaccinale in questa situazione è necessario. E’ una pandemia talmente rilevante che ognuno deve fare il suo dovere. Il nostro dovere è vaccinarci e lo Stato deve punire chi non si vaccina per una visione ideologica”.

Cosa cambia dal primo febbraio

Dal primo febbraio il green pass base è obbligatorio per accedere negli uffici pubblici, per i servizi postali, bancari e finanziari e, in generale, per tutte le attività commerciali ( compresi tabaccai e profumerie) escluse quelle per acquistare beni primari o essenziali.

Ecco la lista degli esercizi in cui si potrà entrare senza green pass dal primo febbraio: oltre ad alimentari, supermercati, pescherie, vendite di bevande e surgelati, mercati rionali, farmacie e parafarmacie, sono escluse dall’obbligo anche edicole (ma solo all’aperto), negozi per animali, di ottica e carburanti. Senza certificato verde sarà possibile anche entrare negli uffici giudiziari o di pubblica sicurezza per presentare denunce.

Restano obbligatorie le mascherine all’aperto fino al 10 febbraio.

Green pass rafforzato: dove è obbligatorio

Il green pass rafforzato, o super green pass, è il certificato verde digitale che ottengono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale o sono guarite dal covid. Già dal 10 gennaio scorso è obbligatorio per una serie di attività che sono ormai precluse ai non vaccinati: i mezzi di trasporto pubblico, alberghi e strutture ricettive, bar e ristoranti (anche al banco e all’aperto), attività culturali e ricreative, sale gioco e sale scommesse, centri benessere e termali (eccetto per attività riabilitative e terapeutiche), fiere, sagre, congressi, feste per cerimonie civili e religiose,  stadi, piscine. Obbligatorio anche per rsa, ospedali e strutture sanitarie (necessaria anche la terza dose o il tampone negativo).

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