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A Virgo il premio Milestone Ieee per la scoperta delle onde gravitazionali

Il rilevatore di Cascina premiato insieme a Ligo per avere aperto una nuova era dell’astronomia. Il direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo: “Un’impresa scientifica straordinaria”

Un altro riconoscimento internazionale per Virgo. Il rilevatore che si trova nelle campagne di Cascina ieri ha ricevuto insieme a Ligo il premio Milestone Ieee “per la prima rivelazione di onde gravitazionali e l’inaugurazione dell’era dell’astronomia multimessaggera con la rivelazione congiunta di onde gravitazionali emesse dalla fusione di un sistema binario di stelle di neutroni”.

Spirito visionario e tenacia il segreto di Virgo

“L’impresa scientifica della rivelazione delle onde gravitazionali e di Virgo è una storia straordinaria, in cui la tenacia e lo spirito visionario di alcuni scienziati, come Adalberto Giazotto e Alain Brillet, hanno aperto un nuovo campo della conoscenza e hanno inaugurato una nuova era nell’osservazione del cosmo” ha commentato durante la cerimonia di premiazione il direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego) Stavros Katsanevas.

Milestone Ieee (Institute of electrical and electronics engineers, organizzazione no profit con oltre 330mila membri in 150 paesi), è il riconoscimento che premia i risultati tecnici significativi in tutte le aree associate all’Ieee ed è attribuito a quelle ricerche che possono considerarsi pietre miliari nell’innovazione tecnologica.

“Le tecnologie che abbiamo inventato per rivelare l’eco delle fusioni di buchi neri o di stelle a milioni di anni luce dalla Terra – ha concluso Katsanevas – possono avere delle applicazioni importanti per la società, ad esempio per studiare terremoti o cambiamenti climatici. Quindi gli osservatori gravitazionali possono diventare antenne in ascolto dell’ambiente vicino a noi anziché del cosmo lontano”.

La nuova sfida: un interferometro di terza generazione

La cerimonia si è svolta come evento globale, durante il quale la sede italiana di Ego a Cascina si è collegata in diretta con le sedi Usa di Livingston ed Hanford.

“La scoperta delle onde gravitazionali è stata un’impresa scientifica e tecnologica lunga un secolo, tra il 1916 e il 2016, ora, forti di questo successo, siamo pronti per una nuova sfida: un interferometro di terza generazione” ha commentato Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), partecipando alla cerimonia di premiazione.

Virgo, l’interferometro di Cascina gestito dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo

“Questi cento anni – ha osservato Zoccoli – significano innanzitutto che, quando si fa scienza, bisogna avere visione, coraggio e determinazione. Abbiamo progettato e sviluppato soluzioni d’avanguardia in molti settori tecnologici e ingegneristici per costruire i nostri interferometri Virgo e Ligo, che rappresentano una tecnologia di frontiera che serve non solo al bene della scienza ma anche per il benessere delle persone. Ora siamo pronti ad affrontare una nuova sfida, quella dell’Einstein Telescope, per un interferometro di terza generazione in grado di espandere ulteriormente i nostri orizzonti, la nostra conoscenza dell’universo e le nostre capacità tecnologiche”.

La scoperta delle onde gravitazionali

Le onde gravitazionali, increspature nel “tessuto” dello spazio-tempo previste già da Einstein nel 1915, sono state osservate dagli scienziati per la prima volta nel settembre del 2015 grazie appunto alla collaborazione tra i due rilevatori Virgo e Ligo. La scoperta straordinaria è stata resa nota nel febbraio del 2016 e ha aperto nuove prospettive nella visione dell’universo.

Il primo segnale delle onde gravitazionali captato dai ricercatori è stata la collisione tra due buchi neri, avvenuta un miliardo di anni fa: è stata anche la prima prova diretta mai ottenuta dalla scienza dell’esistenza dei buchi neri. L’anno successivo un altro primato per i due rilevatori, che hanno osservato per la prima volta un’onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni.

I due rilevatori sono stati in seguito ancora potenziati e sono pronti a scrivere una nuova pagina dell’astronomia multimessaggera, ovvero della nuova astronomia basata sui segnali di tipo universo, messaggeri di fenomeni differenti.

“Una grande squadra tra fisici e ingegneri europei che rendono la Toscana centro di ricerca internazionale, protagonista di una nuova era dell’osservazione cosmica, inaugurata dalla scoperta delle onde gravitazionali premiata con il premio Nobel nel 2017 – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani – non è un caso che una tale esperienza sia maturata nella nostra regione a conferma della volontà di promuovere la ricerca, siamo una comunità con una grande storia ma che guarda sempre più al futuro.”

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