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Viaggio a Santa Luce tra profumi di lavanda ed escursioni nella natura

Un’oasi faunistica perfetta per il birdwatching e un centro buddista che ha ospitato Richard Gere e Roberto Baggio; campi di fiori viola e lavorazioni in alabastro: un itinerario open air per scoprire questo caratteristico paese della provincia di Pisa

Un po’ Provenza e un po’ Oriente: è questa la vera essenza di Santa Luce, un piccolo gioiello dell’entroterra pisano che dista pochi chilometri dal mare. Abitato fin dall’epoca etrusca, il borgo è conosciuto per la tradizionale lavorazione dell’alabastro (ricordata nell’omonimo Ecomuseo) e viene spesso nominato insieme al Santo Graal: secondo la leggenda, infatti, i Templari avrebbero nascosto qui la preziosa reliquia. Ma Santa Luce vive oggi una “seconda” storia, fatta di lavanda, natura e spiritualità.

I campi di lavanda di Santa Luce

Da qualche anno esiste una vera e propria “Valle dei Profumi” che porta i colori e le essenze tipiche della Provenza anche in Toscana attraverso i campi di lavanda: grazie a un progetto europeo che coinvolge 15 aziende per 18 ettari coltivati tra Santa Luce, Orciano Pisano, Castellina Marittima e Lorenzana, d’estate le colline pisane diventano lilla e attirano turisti da tutta Italia. Oltre ad aver creato nuove esperienze di viaggio, la lavanda ha generato anche nuovi prodotti per la cura e il benessere personale. La materia prima agricola viene distillata per ottenere oli essenziali puri al 100% da utilizzare come integratori, aromi alimentari, cosmetici e profumi.

La coltivazione della lavanda a Santa Luce – © Flora

Durante la fioritura della lavanda, che generalmente va da giugno ad agosto, i visitatori possono fare un tour fotografico, un’escursione in e-bike o godersi una pausa rilassante guardando il tramonto. Nel 2019 si è svolto addirittura il Festival della Lavanda con laboratori, spettacoli e concerti a tema.

Il centro buddista a Pomaia

Ci lasciamo alle spalle il viola della lavanda e andiamo nella frazione di Pomaia. Qui si consiglia una visita all’Istituto Lama Tzong Khapa, il più importante centro buddhista in Italia e uno dei maggiori in Europa. In questo luogo di pace, i monaci hanno ricostruito un piccolo tempio tibetano, i suoi chorten (cenotafi), le sue bandiere di preghiera e le sue pitture sacre.

L’associazione propone corsi di psicologia e meditazione e, per questo, ogni anno l’istituto è meta di praticanti e appassionati di filosofie orientali. In passato la struttura ha ospitato anche personaggi famosi come l’attore Richard Gere e il calciatore Roberto Baggio.

Lago di Santa Luce, meta perfetta per il birdwatching

Per concludere questo viaggio all’insegna della quiete, ci si può spostare nella Riserva naturale regionale Lago di Santa Luce, un’oasi LIPU in cui trovano dimora numerose specie di animali.

Con oltre 180 tipi di uccelli, il Lago di Santa Luce rappresenta un’importante area di sosta per i migratori e un’imperdibile attrazione per gli amanti del birdwatching. In inverno non è insolito vedere moriglioni, germani reali, cormorani. In estate i canneti si popolano di piccoli uccelli come l’usignolo di fiume, la cannaiola, il gruccione o il raro svasso maggiore, simbolo della Riserva.

Birdwatching e laboratori per scoprire la natura del Lago di Santa Luce – © Oasi Lipu Santa Luce

Grazie a una rete di strade sterrate e sentieri, è possibile scoprire le bellezze del parco facendo trekking oppure partecipando ai vari laboratori didattici organizzati dal Centro visite. Divertenti sono i corsi di agricoltura sinergica e permacultura, percorsi sulla ricerca di se stessi, liberazioni di animali riabilitati e i corsi di fotografia naturalistica.

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