© Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP

Enogastronomia /

Vitellone Bianco, un concorso fotografico racconta la filiera

Al via il primo contest promosso dal Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP che vuole promuovere, attraverso le immagini, la prima carne fresca italiana ad aver ottenuto il marchio di qualità dall’Unione Europea

3194 allevatori, 117 laboratori e 1083 macellerie. Sono alcuni dati che rappresentano il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, una denominazione che, dal 1998, certifica la carne prodotta dalle razze tipiche dell’Appennino: Chianina, Marchigiana e Romagnola.

Il Consorzio, nato con l’intento di promuovere e valorizzare il prodotto e informare correttamente il consumatore, ha inoltre lanciato “Fotografi…AMO il Vitellone Bianco”: un concorso fotografico che invita a raccontare attraverso le immagini la filiera produttiva di questa carne.

Il regolamento del concorso

I partecipanti possono concentrarsi su vari aspetti: dalla storia al territorio, dalle ricette alle tradizioni. L’importante è che le foto siano inviate in formato elettronico all’indirizzo mail comunicazione@vitellonebianco.it entro il 5 settembre 2021.

I lavori selezionati saranno esposti, con l’indicazione dell’autore, all’interno dello stand espositivo del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale in occasione della fiera AgriUmbria 2021 in programma dal 17 al 19 settembre 2021 presso l’ente fiera di Umbrafiere di Bastia Umbra (PG). In questa occasione verranno annunciate e premiate anche le migliori fotografie.

I premi in palio

I fotografi e i creator che otterranno questo riconoscimento riceveranno un buono da spendere nelle macellerie aderenti al circuito per l’acquisto di carne certificata.

Info e curiosità sul Vitellone Bianco

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP: la razza Marchigiana – © Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP

Il termine “Vitellone” serve a indicare i bovini di età compresa tra i 12 e i 24 mesi; la carne risulta molto magra, con basso contenuto di grasso e colesterolo. La denominazione “Bianco“, invece, si riferisce al mantello costituito da peli bianchi che risaltano sulla cute più scura. Quest’ultima caratteristica consente agli animali di tollerare le radiazioni solari tipiche dei pascoli.

L'”Appennino Centrale“, infine, è la zona di origine in cui i bovini Chianini, Marchigiani e Romagnoli vengono allevati e alimentati con foraggi. Secondo il disciplinare, la zona di produzione in Toscana comprende le provincie di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena.

È importante sapere che l’IGP non certifica il bovino, ma esclusivamente la carne prodotta dalle razze previste dal disciplinare.

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