Un millesimo da ricordare come ‘fragrante’, ‘definito’ e ‘verticale’. Un’annata equilibrata, in cui concentrazione aromatica, alcol e tannini trovano un’armonia naturale, con una profondità elegante che lascia prevedere un’evoluzione positiva nel tempo. È il profilo del Brunello di Montalcino 2021, l’annata presentata in anteprima a Benvenuto Brunello e che si prepara a debuttare sui mercati a partire dall’1 gennaio 2026.
Il nuovo metodo di valutazione del Consorzio
L’identità del nuovo vintage è stata definita da “Brunello Forma”, l’innovativo metodo di valutazione delle nuove annate di proprietà del Consorzio del vino Brunello di Montalcino introdotto per la prima volta lo scorso anno, e illustrata oggi a Montalcino nel corso della terza giornata della manifestazione.

“Abbiamo inaugurato un nuovo approccio alla lettura delle annate, superando il tradizionale sistema delle stelle per adottare una valutazione in chiave più qualitativa e stilistica, capace di esprimere al meglio la personalità del Sangiovese – ha spiegato Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino – la valutazione di quest’anno ci racconta di un millesimo armonioso ed elegante, con grande potenziale anche in termini di invecchiamento: ora non ci resta che attendere la risposta del mercato, dove già registriamo un fortissimo riscontro”.
L’analisi, che si basa su criteri che tengono conto dell’interazione tra vitigno, clima e vino, e dell’eterogeneità del territorio per esposizione, altitudine e suoli, mostra come il 2021 si distingua per un profilo floreale e aromatico, dal carattere preciso e stratificato.
Gli assaggi, rigorosamente alla cieca, sono stati condotti su 58 campioni di Brunello di Montalcino 2021 imbottigliati e certificati DOCG, per un totale di 30 aziende rappresentate, selezionate in base a superficie, regime di coltivazione, ubicazione, altitudine e volumi produttivi e che incidono per il 50% in termini di rappresentatività dei volumi.