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Breath for the Planet: 50 nuove piante nel Parco San Bartolo a Cintoia con Cuoio di Toscana

Inizia oggi il progetto di piantumazione presentata dal brand lo scorso giugno a Pitti Uomo, che grazie alla collaborazione col Comune di Firenze andrà a riqualificare l’area verde

Il progetto di piantumazione di Cuio di Toscana nel Parco di San Bartolo a Cintoia

Cinquanta nuovi alberi per il Parco di San Bartolo a Cintoia, a Firenze, grazie a Cuoio di Toscana. Il consorzio conciario toscano ha inaugurato ufficialmente oggi “Breath for the Planet”, il progetto di piantumazione sviluppato con il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con la società di consulenza per la sostenibilità AzzeroCO, che prevede appunto la messa a dimora di cinquanta piante nei dieci ettari del parco pubblico.

Più aree verdi per migliorare l’aria in città

L’iniziativa, presentata lo scorso giugno durante l’edizione 104 di Pitti Uomo, andrà così contribuire al più ampio piano di riqualificazione del Parco di San Barolo a Cintoia, iniziato nel 2019. Un lavoro in progress che sta aggiungendo attrezzature sportive per bambini e anziani per rendere gli spazi più vivibili e inclusivi, favorendo anche il miglioramento della qualità dell’aria.

“È una iniziativa che aderisce in pieno alle politiche del Comune a favore della sostenibilità – sottolinea l’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica di Firenze, Andrea Giorgiopiantare alberi, in questo caso ben 50, è una delle strategie più efficaci non solo per aumentare il nostro patrimonio arboreo in un parco già molto vissuto dai cittadini ma anche per migliorare la qualità dell’aria e per valorizzare i quartieri periferici. Questo progetto, inoltre, è un esempio di come pubblico e privato possano collaborare fruttuosamente verso l’obiettivo comune di aumentare la vivibilità delle nostre città attraverso il miglioramento dell’ambiente in cui viviamo”.

Cuoio di Toscana: un consorzio green

Il progetto Breath for the Planet fa parte dell’inizativa europea “LIFE Terra”, in collaborazione con Legambiente, e si sposa con i principi di sostenibilità e tracciabilità di Cuoio di Toscana. Il consorzio dal 1985 rappresenta sette concerie dei distretti di San Miniato e Santa Croce sull’Arno che lavorano secondo criteri ecosostenibili regolati da norme stringenti, che nella supply chain passano per il benessere animale e la depurazione delle acque, per il riciclo dei residui solidi e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.

“Di fronte all’emergenza ambientale non possiamo più stare fermi e non agire – commenta il presidente di Cuoio di Toscana, Antonio Quirici – gli alberi sono il nostro futuro, sono in grado di assorbire grandi quantità di CO2 aiutando la lotta al cambiamento climatico. Attraverso questo progetto di riforestazione abbiamo inoltre supportato il territorio e le persone che lo abitano, operando nella piena filosofia del consorzio, simbolo del Made in Italy in tutto il mondo.”

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