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Per Pitti Brioni festeggia 75 anni di alta sartoria a palazzo Gerini

Un evento speciale ha reso omaggio alla prima sfilata di moda che si tenne proprio a Firenze nella Sala Bianca di Palzzo Pitti 68 anni fa

La maison di alta sartoria maschile Brioni ha celebrato il suo 75imo anniversario ieri a Firenze in occasione di Pitti Uomo, con un evento speciale a Palazzo Gerini, tra moda e musica, che ha reso omaggio alla prima sfilata di una linea maschile che si tenne proprio a Palazzo Pitti, 68 anni fa, nell’iconica sala Bianca, culla del made in Italy.

Facendo ritorno a Firenze, Brioni ripercorre una delle tappe principali della sua storia guardando al futuro con la lussuosa collezione per l’autunno/inverno 2020 disegnata dal direttore creativo della maison dal 2017, il designer austriaco Norbert Stumpfl, un passato da Lanvin, da Balenciaga e da Vuitton, presentata in sei sale del palazzo patrizio, ma addosso a 23 musicisti internazionali, in una performance quindi che unisce moda e musica, cappotti perfetti e valzer, giacche preziose e note di Debussy, vestiti da gentleman e violini Stradivary originali.

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Brioni continua ad estendere i propri codici sartoriali rimanendo fedele alle origini. Radici romane, anche se l’azienda è nata e continua a rimanere a Penne, in Abruzzo, e un’attitudine nonchalant, leggermente distratta. Del resto Brioni ha sempre firmato i vestiti del più celebre agente segreto del mondo, James Bond, alias 007. I nuovi vestiti sono realizzati in materiali ricercati, come il prezioso cappotto in cachemire albino in color naturale, morbido al tatto fino a sembrare vivo, tagli precisi e punti invisibili.

“Tutto è fatto a mano in azienda – rivela lo stilista – abbiamo mille impiegati e alcuni cuciono a mano anche bendati”. Gli uomini Brioni indossano blazer impeccabili in lane gessate realizzate con filo che “per cento grammi si estende fino a 250 metri di lunghezza”, ricorda Stumpfl. Oppure blazer in pelle di cervo dipinto a mano portato sopra al dolcevita blu. Si avvolgono in cappotti in twill di lana, vivono la notte sfoggiando giacche in jacquard realizzati su telai veneziani secolari, abbinano camicie da lavoro a ricercati pantaloni in seta.

Dopo il tramonto gli indumenti acquisiscono lucentezza e a farla da padrone sono i tessuti jacquard e le sete ricamate, fedeli alla fama del fondatore Gaetano Savini noto anche come Mister Silk. I materiali sono lussuosi e piacevoli al tatto: cashmere, reps di seta, baby alpaca, seta jacquard e barathea. La palette dei colori fonde neutri caldi, marroni terrosi, crema, tabacco e sabbia con tocchi di turchese brillante. Stivali lucidi, stringati, brogue e mocassini in velluto completano i look.

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