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Anche i cervi si innamorano: torna il censimento del re del Parco delle Foreste casentinesi

Dal 21 al 23 settembre gli amanti della natura potranno partecipare al censimento del cervo al bramito, che è il verso che il maschio lancia come richiamo nella stagione dell’accoppiamento: ci si può iscrivere fino al 6 settembre

Il bramito del Cervo nel Parco Nazionale Foreste Cansentinesi

Un’occasione unica per vivere un’esperienza a contatto con la natura incontaminata: è il censimento del cervo al bramìto, che torna anche quest’anno nel Parco nazionale delle Foreste casentinesi, aperto agli studiosi e ai professionisti ma anche ai semplici appassionati.

Aperte le iscrizioni per il censimento

Sta per iniziare infatti nei boschi dell’area naturale protetta la stagione degli accoppiamenti dei cervi, un grande rituale di lotta e corteggiamento, accompagnato dall’eco del bramìto, il verso di monito (per gli altri maschi) e seduzione (per le femmine) che il cervo nobile emette durante il periodo riproduttivo.

Le iscrizioni per il censimento del cervo si sono aperte online il 1 agosto e si chiuderanno il 6 settembre per permettere la perfetta organizzazione dell’evento di gestione faunistica partecipata che poi si terrà dal 21 al 23 settembre.
Una vera e propria avventura tra i profumi, i suoni e le oscurità sterminate delle Foreste casentinesi, in attesa di incontri improvvisi con questi maestosi animali e di ascoltare il loro richiamo d’amore.

“La rilevazione della popolazione di cervo e lupo rappresenta un nuovo momento di avvicinamento del Parco verso la popolazione – spiega il presidente del Parco delle Foreste Casentinesi, Luca Santini – sarebbe impossibile realizzare una campagna di ricerca così ambiziosa contando solo sulle forze interne dell’Ente. È un programma che inoltre fa conoscere parte dell’attività istituzionale del Parco, permette di vivere luoghi di immensa bellezza e contribuisce a diffondere la cultura ambientale nella cittadinanza. L’ecologia è economia, perché non è data possibilità di benessere e prosperità, e quindi opportunità per rimanere sui territori, senza conservazione della natura.”

Un cucciolo di cervo nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi © Graziano Capaccioli

700 persone in ascolto dei cervi nella notte

Ma come funziona il censimento? Il metodo “al bramìto”, inventato in Norvegia negli anni Settanta e adottato nelle Foreste casentinesi sin dal 1989, si basa sulla disponibilità di un numero notevole di punti di rilevazione e sulla “triangolazione” della registrazione delle direzioni di provenienza del suono, che vanno effettuate di notte.

Il suggestivo verso dei cervi infatti riecheggia nella foresta durante tutto il giorno ma ha uno dei suoi picchi più forti nella nottata: è quindi nell’oscurità che circa 700 persone, suddivise in cellule di due operatori, prendono posto, in assoluto silenzio, in ogni angolo della millenaria foresta.
Per tre ore, dalle 20 alle 23, i partecipanti al censimento prendono nota del numero, della distanza e della direzione del bramìto: l’obiettivo è quello di contare con precisione i maschi adulti per poi determinare, attraverso un algoritmo, il numero totale di cervi e la loro distribuzione.

Il monitoraggio anche per il lupo appenninico

L’area di monitoraggio si estende per 25mila ettari nel Parco, con quasi 300 punti di rilevazione. Questa tecnica di censimento viene applicata in ambienti come l’area naturale casentinese, che è coperta per il 90% da foreste, dove proprio l’alta densità della vegetazione rende impossibile censire i cervi solo osservandoli.

Nelle serate del censimento al bramìto viene realizzato anche il monitoraggio del lupo appenninico con la tecnica del wolf-howling, sotto il coordinamento del Reparto carabinieri Parco. La presenza del lupo viene infatti rilevata attraverso la registrazione della risposta dei branchi all’emissione amplificata di ululati registrati.

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