Aperto il nuovo Bando regionale per il sostegno alle Comunità energetiche rinnovabili, finanziato con risorse del Programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027. L’obiettivo è rafforzare il loro ruolo nella produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni in un percorso verso l’autosufficienza e la giustizia energetica.
Potranno essere finanziati progetti che prevedano la realizzazione o il potenziamento di impianti solari fotovoltaici, impianti eolici, micro e mini idroelettrici, sistemi di accumulo integrati.
L’obiettivo della Toscana, secondo il presidente Eugenio Giani, è “passare dall’attuale 51% di consumo energetico coperto da fonti rinnovabili – composto per il 34% da geotermia, per l’11% da idroelettrico e per il 5-6% da fotovoltaico ed eolico – a una quota compresa tra il 70% e l’80% entro i prossimi cinque anni”. Per raggiungerlo, come ha spiegato, “abbiamo già firmato un accordo sulla geotermia che prevede la realizzazione di tre nuove centrali e l’ammodernamento degli impianti esistenti. Parallelamente, stiamo lavorando, come previsto dalla delibera sulle aree idonee, per valorizzare anche fotovoltaico ed eolico. Questa procedura ha subito un rallentamento a causa dei contenziosi in atto e delle pronunce dei tribunali, ma siamo pronti a riattivarla non appena arriverà il decreto ministeriale”.
Le comunità energetiche rinnovabili sono dunque un tassello fondamentale. “Questo modello non solo riduce i costi in bolletta, ma favorisce un approccio sostenibile e diffonde la cultura dell’energia green. La Toscana – ha concluso Giani – vuole essere capofila in questo processo di transizione energetica”.

Bando da 20 milioni, c’è tempo fino al 18 luglio 2025
Il bando, approvato il 1 aprile 2025 con decreto dirigenziale resterà aperto fino 18 luglio 2025, prevede una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro: 14 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti e 6 milioni per le aree interne strategiche.
“La Regione Toscana – ha sottolineato l’assessora Monia Monni – ha stanziato sull’energia 180 milioni di euro nell’ambito del ciclo di programmazione europea 2021-2027: per costruire un modello energetico giusto, decentralizzato e sostenibile. Ma sappiamo che non basta produrre energia pulita. Dobbiamo anche consumare meno e meglio. Serve una cultura dell’efficienza, della responsabilità collettiva, del rispetto per il pianeta. Per queste ragioni una quota importante delle risorse dedicate al tema energia, pari a oltre 72 milioni di euro, è stata interamente destinata al tema dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. È questo il senso della transizione ecologica che vogliamo: non un processo calato dall’alto, ma una rivoluzione dal basso, inclusiva e democratica. Una transizione che non lascia nessuno indietro”.
La domanda può essere presentata dalle comunità già costituite o dai loro membri o soci, dagli Enti Locali (Comuni, Province, Città Metropolitane, Unioni di Comuni), dalle Aziende sanitarie locali e ospedaliere e dalle Micro, piccole e medie imprese.
Ogni soggetto può presentare una sola domanda, in forma singola o congiunta (obbligatoria se si richiede il contributo per una stessa CER da più soggetti).
Gli impianti che saranno finanziati dal bando devono essere realizzati in edifici o aree di immediata disponibilità, e finalizzati all’autoconsumo e alla condivisione dell’energia all’interno della CER. Sono ammissibili anche le spese per opere edili e impiantistiche, progettazione, diagnosi energetiche, consulenze tecniche e giuridiche, e costi per la costituzione della CER.
Il contributo massimo concedibile è: 40% della spesa ammissibile per impianti fotovoltaici, 30% per altre tipologie, fino a un massimo di 500.000 euro per domanda.
Per approfondimenti, consultare il bando completo sul sito della Regione Toscana.