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Dal 1928 ad oggi, la lunga storia tra il Carnevale di Viareggio e il cinema: mostra e rassegna a Roma

Alla Casa del Cinema, dal 26 gennaio al 13 febbraio, una esposizione fotografica con le opere più belle legate ai film e alle star. Fino a giovedì, anche la proiezione di quattro pellicole

Burlamacco

Cinema e maschere, macchine da presa e carri allegorici, il rapporto tra il Carnevale di Viareggio e i film è stretto a doppio filo: da una parte la creatività, dall’altra la magia. Si deve tornare indietro nel tempo, al 1928, per trovare la prima cinepresa immortalata dalla cartapesta, con un grande mascherone di Re Carnevale che punta il pubblico dei Viali a Mare di Viareggio. Ma negli anni se ne contano almeno 80 di opere ideate e create dai maestri che nel mondo del cinema hanno trovato l’ispirazione e reinterpretato scene cult o omaggiato le star. Tutto questo è diventata una mostra che trova il suo spazio nelle Casa del Cinema di Roma, dal 26 gennaio al 13 febbraio,  ma non solo: dal 24 al 26 gennaio è anche una rassegna con le pellicole che hanno un collegamento con il più famoso dei Carnevali.

La mostra fotografica per ammirare le opere più belle

Ci sono le gigantografie di carri carnevaleschi dedicati al mondo del cinema e ai suoi personaggi, ma anche immagini inedite  ricavate dalla digitalizzazione con i colori originali di pellicole e diapositive conservate nell’Archivio Storico della Cittadella del Carnevale di Viareggio (che nel 2023 celebrerà 150 anni di storia).

Alcuni esempi. Charlie Chaplin è stato ritratto nel 1929 sul carro allegorico di Michele Pescaglini. Nel 1953 è stato il protagonista dell’opera di Beppe Domenici e Arnaldo Galli con il loro “Tempi moderni”, per poi arrivare al 2021 con la famiglia Lebigre e Roger in “Democrisia”, dove è stata riletta la celebre scena in cui a Charlot non resta che cucinarsi una scarpa.

Anche Topolino ha avuno ampio spazio, dagli anni Trenta in poi. Nel 1935 la celebre coppia Stanlio e Ollio è stata protagonista del carro “La brigata del buonumore” di Carlo Francesconi. E ancora, Biancaneve e i sette nani della Disney ispirarono Guido Lippi per il suo carro del 1939, che partecipò ai Corsi Mascherati gareggiando con un altro personaggio cinematografico, Tarzan, scelto da Carlo e Francesco Francesconi.
E poi le dive assolute del cinema. Negli anni Cinquanta il Carnevale di Viareggio ha omaggiato Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Ava Gardner, Rita Hayworth. Ispirazione trovata anche nei film western e al fantasy, con King Kong e vari remake. Per non parlare del rapporto sia creativo che personale con Federico Fellini, che è ricorso spesso alla maestria dei costruttori viareggini per realizzare celebri scene dei suoi film e più volte gli artisti del Carnevale lo hanno omaggiato nelle loro costruzioni.

Immancabile anche la satira politica, ospite fissa dei corsi mascherati, come i temi ambientali e sociali che hanno suggerito creazioni per il Carnevale attraverso la rilettura in chiave allegorica di classici del cinema.

Quattro film per immergersi nella magia del Carnevale

Con il cinema c’è però una forte reciprocità. Questa festa pagana e universale ha a sua volta suggestionato molto i registi e fatto da sfondo a celebri scene di film. Una rassegna cinematografica ne ripercorrerà alcuni, da lunedì 24 a mercoledì 26 gennaio. Verranno proiettate le pellicole: “Berlino Appuntamento per le spie”, “Viaggio al pianeta Venere”, “La pazza gioia” di Paolo Virzì, con protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Sarà proiettato anche il film “Le avventure di Pinocchio” del 1947 diretto dal regista Gianni Guardone, interamente girato a Viareggio e che vide la collaborazione di Renato Santini e di altri artisti del Carnevale.

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