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Depositi come musei: a Firenze tornano visibili 4.500 opere mai esposte

Il complesso di Santa Maria Novella custodirà in uno spazio di 1.100 metri quadrati il patrimonio artistico dei musei civici fiorentini fino ad oggi non fruibile al pubblico. Visite a partire dal 26 gennaio

Depositi visitabili dei musei civici fiorentini

Uno spazio che è quasi un museo, che custodisce le opere mai esposte al pubblico: sono i “depositi visitabili” dei musei civici fiorentini aperti nel complesso di Santa Maria Novella. In tutto si parla di 4.500 opere che via via entreranno in una superficie di 1100 metri quadrati, disposti su tre piani. Tra gli artisti esposti ci sono Fontana, Guttuso, Carrà, De Pisis, Mafai, Cagli, Morandi.

Gli spazi sono stati inaugurati dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Regione Eugenio Giani. “Non c’è niente di più spiacevole di avere così tante opere d’arte chiuse nei depositi senza che i cittadini possano ammirarle – ha dichiarato il sindaco -. Oggi a Firenze abbiamo raggiunto invece un obiettivo ambizioso”. “Questo progetto – ha continuato il sindaco – fa parte di un nuovo tassello della trasformazione del complesso di Santa Maria Novella: siamo al lavoro per l’apertura del museo dell’italiano Mundi, per la caffetteria, la riqualificazione del cortile interno, gli appartamenti di social housing e la nuova biblioteca, in un mix di funzioni culturali, sociali e civiche che è davvero un unicum in città”.

I nuovi depositi sono stati realizzati su progetto della Direzione Servizi Tecnici in collaborazione con la Direzione Cultura e Sport, nell’ambito della campagna di riqualificazione degli ambienti del complesso di Santa Maria Novella liberati nel 2016 dalla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri.

I lavori sono costati circa due milioni di euro per la parte di ristrutturazione delle sale nell’ambito della trasformazione dell’intero complesso e quasi 40 mila euro per la parte di trasporto e allestimento, con previsione di spesa di ulteriori 200 mila euro per le prossime fasi di incremento delle opere esposte.

Depositi visitabili dei musei civici fiorentini

Le raccolte che torneranno visibili

In questa prima fase sono già state sistemate circa 300 opere appartenenti alla raccolta Alberto Della Ragione e ad altri nuclei delle Collezioni del Novecento. A queste andranno progressivamente ad aggiungersi: la rimanente parte delle collezioni novecentesche, funzionali alle rotazioni espositive del vicino Museo Novecento, le sinopie del ciclo di affreschi del Chiostro Verde di Santa Maria Novella, alcune raccolte ottocentesche, tra le quali quella dell’ex Museo del Risorgimento e il legato di Icilio Cappellini comprendente dipinti dei Macchiaioli, le opere non esposte dell’ex Museo storico-topografico Firenze com’era e un’ampia rassegna di marmi, gessi e reperti lapidei di varia provenienza, per un totale stimato di circa 4.500 beni.

Gli spazi tornati al pubblico

I nuovi depositi sono ospitati in una parte dell’edificio che delimita il braccio occidentale del Chiostro Grande. In questi antichi ambienti si sono susseguite molteplici funzioni nel corso dei secoli: Appartamenti Papali, cantiere del cartone della Battaglia di Anghiari di Leonardo, dormitori del Monastero Nuovo, Educandato femminile della Santissima Annunziata e infine caserma della Scuola allievi sottufficiali dei Carabinieri.

A lungo inaccessibili perché inclusi nella caserma oggi tornano a vivere come luogo di conservazione e di fruizione del patrimonio artistico. Al piano terra gli ambienti consistono in una grande sala voltata di 290 metri quadrati che ospita la “Galleria delle sculture” allestita con pedane, basamenti, mensole e scaffalature per statue, busti, e materiali lapidei vari.

Depositi visitabili dei musei civici fiorentini

Gli ambienti di deposito al primo piano hanno una superficie di 650 metri quadrati circa distribuiti in nove sale. Nelle due sale più ampie sono state realizzate delle imponenti strutture metalliche autoportanti in parte già attrezzate con grandi pannelli grigliati a scorrimento, bifacciali, che garantiscono l’appendimento dei dipinti su entrambi i lati. Nelle altre sale sono state previste ulteriori attrezzature espositive e conservative, non solo griglie, ma anche cassettiere e scaffalature per collocare manufatti eterogenei.

Gli ampi spazi, oltre a garantire ai nuovi depositi il corretto svolgimento della loro funzione ordinaria di giacimenti di opere, strumentali ai progetti di studio, conservazione e valorizzazione, permettono di renderli accessibili al pubblico tramite visite guidate su prenotazione.

Come prenotare una visita

Le visite, curate da MUS.E, daranno la possibilità di scoprire non solo le opere che vi sono conservate, ma anche il “dietro le quinte” del funzionamento di un moderno deposito museale. Le prime visite guidate si terranno venerdì 26 gennaio alle ore 14, 15 e 16 e sabato 27 gennaio alle ore 10, 11 e 12 e saranno gratuite per il pubblico; a partire da febbraio, proseguiranno a pagamento ogni sabato. La prenotazione è sempre obbligatoria: 055-2768224, info@musefirenze.it.

Depositi visitabili dei musei civici fiorentini
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